Che oggi ci fosse a Pontida Tiziana Nisini, l’assessora al comune di Arezzo alle pari opportunità, provveditorato e patrimonio, politiche della casa, politiche giovanili, Sport, uncinetto, burraco, salto della campana, nonché nel tempo libero anche senatrice della lega, che fosse a Pontida era lapalissiano.
Ma all’ortica non è sfuggita in quel consesso un’altra presenza “pesante” della giunta di Arezzo , addirittura il vice-sindaco motosega!
Tantè che gli stessi leghisti quando lo hanno visto hanno nascosto tutte le seghe e le ruspe per salvaguardare posti come il Borgo del Canto che sale tra i boschi di castagni che se li vede “motosega” li abbatte per metterci qualche platano!
Ma se guardate bene la nostra foto, appena scattata a Pontida, osservate lo sguardo malandrino del vicesindaco ,nonché addetto alle opere pubbliche, manutenzione, politica delle frazioni, mobilità e traffico, finanziamento UE, giostra del Saracino, ma soprattutto utilizzo motoseghe che, in maglietta verde d’ordinanza ( ma non era di OraGhinelli?), sembra dire: si, si beviamo ma dopo si motosega.
Ed anche gli occhiali che tiene con equilibrio encomiabile in testa, in realtà sono lanciafiamme a raggi infrarossi per dar fuoco a tutti i boschi del bergamasco.
Certo che se il “motosega” è andato a Pontida per non sentire le polemiche che lo accompagnano ad Arezzo per l’inutile costo e taglio degli alberi ali giardini della Stazione, è un viaggio inutile perché anche la giunta su questo argomento scricchiola.
Le forze di maggioranza in Comune discendono dal solito albero, lo stesso che fornisce il legname per fabbricare manganelli.