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lunedì, Dicembre 30, 2024
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Tutte le strade portano al Mengo

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Che su questo festival l’amministrazione puntava tutto, vista la totale assenza di altre cose di rilievo, non è un mistero, peccato che a livello di logistica si è toppato alla grande, con poco rispetto delle persone e dei residenti in Centro Storico.
I disagi, tranquillamente evitabili, si sono manifestati con alcune decisioni davvero discutibili e strane di regolare parcheggi e viabilità, oltre ad una gestione dell’ingresso al festival paradossale.

Si sono bloccate due piazze, quella del Seminario e quella antistante la Soprintendenza, per potere fare parcheggiare i motorini, togliendo spazio alle auto dei residenti, quando, intorno alle 11 di ieri, nel clou della kermesse, si sono contati una trentina di motorini per ogni piazzetta.
Quindi entrambe le aree mezze vuote.
Bloccarne una sola avrebbe comunque consentito la sosta delle due ruote, non migliaia di certo, restituendo i posti a chi abitava in quella zona.
Inoltre alcuni residenti ci hanno segnalato, come da foto, che l’ingresso da via Buozzi era consentito “ai residenti”.
Peccato che arrivati con le auto all’altezza della Casina, i vigili abbiano consentito SOLO a chi svoltava in basso verso Colcitrone il transito.

I residenti che volevano attraversare via Ricasoli per accedere a casa sono stati bloccati e dirottati verso San Clemente, costretti a rifare tutta la strada a ritroso.
Se il cartello dice “ai residenti” si indicano tutti no ?
oppure ci sono residenti di serie A e altri di serie B ? Segnalarlo prima no ? Mistero.
Ma la chicca più bella è quella per l’ingresso al Mengo: solo da via Ricasoli perché decine di stweart tra quelli di via Ricasoli e gli altri dislocati tutt’intorno al prato devono contare gli ingressi uno ad uno.
Follia pura.
Anche qui avvisare prima per evitare gimcane assurde no ? Altro mistero.
Se per un concertino estivo si deve bloccare mezzo centro storico, qualcosa nella potente macchina logistica non funziona.
Come diceva Bartali: L’è tutto sbagliato… l’è tutto da rifare!

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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