Oltre a bottigliette, lattine, cartacce ed escrementi di piccione, sotto i portici di Via Roma, in pieno centro di Arezzo, si possono reperire deiezioni umane più o meno liquide.
Indubbiamente è un luogo degradato e uno dei motivi principali è che lì sotto non ci sono negozi o attività varie che attraggano clienti.
Un po’ di tavolini estivi agli estremi e nulla più.
Indubbiamente la presenza della sede aretina della Cassa di Risparmio di Firenze non aiuta.
Occupando buona parte dei fondi che danno sul porticato lo rende spoglio e non attira visitatori (ormai anche in banca si va poco, sia perché si può operare online, sia perché di soldi da prelevare ce ne sono pochi.
E poi, notoriamente, dopo i fallimenti di varie banche e l’affare Monte dei Paschi di Siena, gli istituti sopravvissuti hanno il braccino corto quanto a prestiti e mutui.
La soluzione del degrado dei Portici di via Roma è il trasferimento della Cassa di Risparmio di Firenze, che potrebbe mantenere la proprietà dei locali e affittarli a negozi e trattorie.
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