Eravamo rimasti tempo fa, a Teletruria, con un poveraccio imprigionato in un oblò in uno studio tutto sommato abbastanza colorato, dove i conduttori si alternavano al telegiornale seppure flashati da luci stile Barbara D’ Urso che rendevano i volti eterei e “fantasmatici”.
Da qualche tempo, tutto sembra cambiato e alla sera, guardando il telegiornale aretino, una sensazione strana ci pervade: siamo in tv o in una astronave ?
Oltre a sembrare un astronave aliena degna di Star Trek e Roberto Francini a livello di sensazioni ci catapulta in una darkroom di qualche locale per scambisti, oppure quelle attrazioni in stile Q -Zar dove ci si spara con i finti laser in un labirinto semi buio.
Da tranquilla emittente di provincia ora Teletruria sembra uno spin – off di Max Headroom, e sono certo che qualche anziana signora resterà inquietata da questo cambio di scenografia molto inquietante.
Ai più maliziosi non sarà certo sfuggito un particolare: a Teletruria c’è un manipolo tra giornalisti e non disgraziatamente tifosi dell’Inter, e quindi sia l’alternanza luci ombre, che i colori di loghi e strisce di testo, riprendono il “neroazzurro” della squadra meneghina, probabilmente su spinta di questa “brigata del biscione”.
Insomma, dalla tranquilla mappa della provincia sullo sfondo alle suggestioni sado-maso al neon, questi sono i tempi che cambiano.