Margarito d’Arezzo, erroneamente detto Margaritone da Giorgio Vasari, fu pittore duecentesco di notevole importanza nel panorama artistico non solo aretino.
A lungo sottovalutato come artista ritardatario di provincia, la sua personalità è stata rivalutata dal noto storico dell’arte Roberto Longhi, che riconosce nella sua arte una genuina freschezza che pone le premesse per un superamento del bizantinismo corrente, pur rispettando l’iconografia cristiano-orientale.
La Madonna col bambino in trono di Santa Maria di Montelungo (immagine a lato), oggi conservata presso il Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo, ripropone il modello bizantino dell’Odigitria, ovvero la Vergine che presenta al popolo il Figlio benedicente, anche se la vivacità dello sguardo della Vergine lascia intuire uno segnale di scostamento dalla rigida fissità bizantina.
La bella Croce dipinta , (immagine in alto) ricollocata in Pieve sopra la porta della sacrestia, rappresenta il Cristo trionfante sulla morte secondo il modello imperante, ma l’intensità degli occhi e l’anatomia nervosa suggeriscono legami con ambienti artistici più aggiornati, come quello di Coppo di Marcovaldo.
Ancora nel Museo Statale di Arezzo un’interessante opera di Margarito, proveniente dal Convento di Sargiano: una tavola raffigurante San Francesco (immagine a sinistra).
I restauri hanno mostrato una ridipintura di poco successiva alla stesura originale di Margarito, che purtroppo ha attenuato la qualità dell’opera. La tavola ha rappresentato comunque un modello iconografico di successo, come dimostrano le numerose repliche che riportano addirittura la firma dell’artista così come nella versione originaria: MARGARITI(US) DE ARITIUS (ME PINX)T.
A pochi chilometri da Arezzo, non lontano da Monte San Savino, all’interno del Santuario delle Vertighe, è conservata la bella tavola della Vergine seduta su un cuscino, con in braccio il Bambino Gesù (immagine in alto e a destra).
Sui lati, quattro scene mariane.
L’opera è completata da due sportelli in ciascuno dei quali sono dipinti tre Santi.