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martedì, Aprile 29, 2025
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Comune maestro d’asilo manda a quel paese il supplente

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 Le farmacie le ha date via altrimenti, chissà, al posto di chi ha titolo di darci il medicinale prescritto dal dottore di famiglia ci sarebbe qualcuno del Comune, in caso di assenza per malattia del farmacista vero e proprio. Le strade le spazza non direttamente il Comune ma in caso di raffreddore potrebbe essere il Municipio  a sostituire il personale di Aisa, in supplenza del netturbino ufficiale a letto con l’influenza. Si dice che nella vita bisogna che ciascuno deve adattarsi a svolgere mille mestieri e di questi tempi il Comune continuerà a non fare il farmacista e il netturbino ma diventa maestro d’asilo mandando a quel paese il supplente.

Immaginatevi la sorpresa dei bimbi iscritti agli asili e alle scuole per l’infanzia! Sarà un istantaneo sgranare gli occhi quando vedranno il sindaco in persona andare a fare il supplente della loro educatrice oppure sarà l’assessore ai Lavori Pubblici a farli giocare all’ora di ricreazione o il collega al Bilancio si presenterà al posto dell’operatore infantile.

No, non corriamo con la fantasia e con il basso giornalismo! In realtà, non saranno il sindaco ed altri amministratori di Giunta, o qualche consigliere comunale, ad essere mandati in supplenza del supplente della maestra d’asilo in caso di assenza per malattia del personale qualificato. Peccato, in un certo senso sarebbe meglio, potrebbero imparare qualcosa dai bambini.

A quanto pare, il Comune manda i suoi dirigenti negli asili e nella scuole materne e in caso di certificato medico di malattia sarà il funzionario municipale a supervisionare l’andamento delle attività quotidiane, al posto di chiamare una maestra precaria in supplenza. Come succedeva prima.

Cosicché, i genitori che pagano la retta, dopo essersi fatti in quattro per mettere la loro prole in graduatoria, si ritrovano con la garanzia di continuità di un servizio prezioso ed indispensabile per la mamma e il babbo lavoratori. Ma potrebbe essere che il maestro d’asilo sia il Comune e non un diplomato magistrale, sociale, sociopsipedagogico.

Va bene a tutti o è così se vi pare in quanto il Patto di Stabilità non consente altre spese in personale precario?

Sembra di sì, che la cosa vada bene. Per il momento, infatti, la decisione del Comune di fare il supplente del supplente non ha dato adito ad alcuna critica da parte delle opposizioni e nessuno si è preso neanche la briga di interpellare il vicino di banco per sapere se corrisponde a verità che l’amministrazione comunale s’arrangia come può anche negli asili e nelle scuole per l’infanzia. In pratica, ad Arezzo, pure le opposizioni si arrangiano…è tutto in arrangiarsi nel Palazzo.

E la supplenza direttamente comunale sembra stare bene perfino alle cosiddette “magliette gialle”. Chi sono? Sono quegli elementi del personale degli asili e delle scuole per l’infanzia che, fino all’altro ieri, andavano costantemente a fare casino in Comune, se l’amministrazione metteva in discussione di assumere personale qualificato. Evidentemente, se il Comune manda il supplente a quel paese, optando di fare in proprio, piace anche a loro. Così è e pare vada bene a tutti.

P.S.- Se poi le cose non stanno così, ricordarsi sempre che questo è basso giornalismo misurabile col metro dei politici e di altri bau bau giornalistici.

 

 

 

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.
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