Un anno dal disastroso terremoto ad Arezzo

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Il 22 novembre si ricorda che è passato un anno dal disastroso terremoto che ha colpito Arezzo.

No, non le scossettine che avete sentito in queste settimane ma quello ben più tremendo che ha distrutto Bancaetruria. Un terremoto causato da un decreto legge infarcito di incompetenza, superficialità, connivenze. Eppure nonostante la gravità del sisma un silenzio di tomba ha avvolto la politica aretina.

Forse vi ricorderete nel febbraio 2016 che il sindaco Ghinelli scrisse a Renzi sulla vicenda, una lettera che probabilmente la giunta, per risparmiare, non affrancò, perché quella lettera non ha mai avuto risposta.

Ora il deputato Donati ha appena firmato una proposta di legge per l’inserimento dei reati di truffa agli anziani: anche quelli di Bancaetruria?. Altro silenzio di tomba.

I risparmiatori azzerati hanno chiesto di ricordare questo terremoto chiedendo a Renzi un incontro proprio il 22 novembre così per festeggiare insieme la data. ( Paura ehhh!)

Infatti sappiamo che la vendita delle macerie di Bancaetruria ad UBI ha raggiunto il prezzo simbolico di un euro: oh, che ridete, un euro è l’equivalente di 1.936 delle vecchie lire eh! Però nel centro direzionale di Via Calamandrei sarà aperta una grande sala Bingo, dove si potrà cercare di riprendersi i soldi azzerati.

Purtroppo la concorrenza rischia di rovinare questa brillante iniziativa perché a Siena, dopo il 4 dicembre, è prevista l’apertura di un outlet del gioco Bingo. Infatti si spinge i possessori delle obbligazioni subordinate, che in quel caso sono quasi 5 miliardi, a convertirle in azionii della banca, pena il bail-in.

E’ come se il proprietario di una auto nuova fiammante, che gli era stata venduta come sicura, dovesse cambiarla con una bicicletta arrugginita.

E allora fate il vostro gioco, signori. Gli avvoltoi hanno detto: Rien ne va plus!

 

 

 

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