Questione di corna: il comune di Arezzo dovrebbe occuparsene seriamente

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Questione corna e Tassa di Soggiorno. Sì, proprio di questione sentimentale, di questi tempi, il Comune di Arezzo farebbe molto bene ad occuparsi seriamente. Di questa materia tenera, insita nella pressione fiscale. Senza delegarla a chicchessia.

Sindaco ed assessori dovrebbero sentirsi in dovere di affrontare questo scoglio romantico. Una problematica amorosa, insita nella più ampia tematica relativa su come finanziare il turismo, incentivando le presenze ad Arezzo.

La questione sentimentale, infatti, anche se non sembra è strettamente relazionata alla vocazione della città di Piero della Francesca e della Giostra del Saracino quale polo turistico toscano. Ne rappresenta un segmento, se vogliamo minore ma significativo. Questa porzione è quantificabile, numericamente, in una categoria speciale di non potenziali visitatori della nostra città. Gli amanti.

Gli amanti sono visitatori in arrivo nelle nostre strutture ricettive, con particolare predilezione per gli hotel di un certo prestigio (e comunque, non i classici alberghi ad ore), a scopo di incontro a due.

I due solitamente sono un uomo e una donna. (Oddio, oggigiorno manco è sempre detto che siano uomo e donna). L’incontro è altrimenti detto rendevouz. Uomo e donna (o vattelappesca) formano una coppia. Ma non regolare. In altri termini, non sono marito e moglie. Il rendevouz è, quindi, clandestino. Sono amanti.

Gli amanti non è detto che giungano negli Hotel di Arezzo dall’estero. Esiste il turismo interno anche in questo specifico segmento sentimental “scopereccio”.

E’ florido, in questa specifica porzione di visitatori, difficilmente quantificabili, anche un turismo, non sporadico, afferente dalle città delle vicinanze immediate.

Ecco: di questo ancora più specifico segmento, il Comune di Arezzo dovrebbe cominciare ad occuparsi seriamente in vista della possibile applicazione della Tassa di Soggiorno, a partire dal 2017.

Li vogliamo perdere i lui e le lei fedifraghi?

Chiaramente, tali coppie sarebbero orientate a non incontrarsi più ad Arezzo, se lui è bibbienese e lei di Terontola oppure lei di Foiano e lui monterchiese. Umanamente è comprensibile che si dirotterebbero altrove. Dove non pagheranno dazio, pur di amarsi in clandestinità in un hotel. Ovvio. Si terrebbero alla larga dalla pressione fiscale sul soggiorno di neanche un giorno ma di qualche ora.

Il Comune di Arezzo è disposto a perdere la massa degli infedeli, senza prima prendere neanche in considerazione la possibilità di esentare dalla tassa di soggiorno almeno gli amanti?

Ci rifletta il Comune di Arezzo, cominciando a prendere seriamente in esame la questione corna insita nella pressione fiscale.

 

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