La centralina dell’Arpat, l’agenzia regionale che misura il PM10 in città, non può sbagliare: in piazza della stazione i valori del PM10 nell’ultimo mese hanno superato tutti i limiti per almeno 12 giorni.
Chi ci passa mette nei polmoni mica solo il PM10, anche il monossido di carbonio.
Si è scoperto che parecchi di questi veleni vengono sparsi nell’aria dall’usura dei pneumatici e delle pastiglie dei freni.
C’è troppo traffico nelle piste ciclabili, e per di più le biciclette sono vecchie, non hanno superato la revisione, i penumatici logori, i freni stridono e le pasticche inquinano.
E così si mettono a rischio le vie respiratorie degli automobilisti, soprattutto quando devono fermarsi al semaforo quando è rosso.
Ve lo immaginate di quanto avrebbero superato i limiti i valori del PM10 in piazza della Repubblica e nei dintorni, se l’assessore ai lavori pubblici non avesse messo lo stop alla pista ciclabile di via Guido Monaco.
Non parliamo poi dei paletti nel sottopassaggio che almeno qualche bicicletta la scoraggia e non inquina l’aria che respira non solo chi va in macchina, anche chi passa col treno.
Ma a quelli che viaggiano sulle auto in piazza della stazione chi ci pensa?
Ci vuole una petizione in Comune perché almeno per una domenica si fermi il traffico nelle piste ciclabili. O che almeno si regoli il traffico a bici alterne: una domenica solo quelle da uomo e una domenica solo quelle da donna.