Da: “Daily Beast”
C’è qualcosa di eccitante e un po’ insondabile sulle aste d’arte d’élite.
Per lo più gli offerenti anonimi sborsano milioni record di dollari per acquistare un Picasso o Kahlo o Basquiat, ma i maestri del vecchio e nuovo non sono le uniche cose offerte una volta ogni tanto, da Christie e Sotheby nell’elenco elenco appaiono tesori alquanto discutibili.
Il 2016 è stato un anno folle, dal punto di vista degli oggetti messi all’asta e venduti, a partire dalle ceneri di Truman Capote, che per quanto scrittore fantasioso non poteva immaginare di finire nel lotto 517, venduto dentro una scatola giapponese intagliata, da “Julien’s Auction” base di partenza 2000 dollari, valore seimila aggiudicata per 45.000.
Se Capote ha il record di primo essere umano venduto ad un’asta, il capello delle celebrità è ormai merce frequente, infatti il ricciolo appartenuto ad Abramo Lincoln e la ciocca del suo assassino John Wilkes Booth (rubato durante l’autopsia) sono stati venduti insieme alla “Heritage Auctions” di Dallas, per 31.250 dollari ciascuna.
Quando la “Whyte’s” di Dublin ha messo in lista “la carta igienica del Terzo Reich 1939-1945”, marca Edelweiss, ha specificato non era stata utilizzata ed era ancora in ottime condizioni.
Un lusso di guerra, pagato 300 dollari a rotolo.
Un pezzo della torta di nozze della regina Vittoria, 176 anni di età, a settembre è stata venduta per 1.855 dollari. Non si sa chi l’abbia rubata Buckingham Palace, quel 10 febbraio 1840.