Durante l’omelia di Natale il Vescovo di Arezzo, tra le altre cose, affronta la spinosa quanto particolarmente tecnica, vicenda di Banca Etruria.
Dice che la giustizia viene prima di tutto e sottolinea la palese disparità di trattamento che, secondo Lui, avrebbero ricevuto ” i diritti dei poveri aretini” rispetto ad altre analoghe posizioni.
A meno che Mons. Fontana abbia voluto cavalcare l’onda di malcontento per farsi una poco nobile pubblicità, cosa sicuramente da escludere, si comprende poco il motivo di questo intervento.
Perché i “poveri aretini” sono sicuramente altri.
Ma sopratutto perché la materia è piuttosto complessa per le autorità civili ed esula certamente dalle prerogative di un Vescovo che, appunto, dovrebbe fare solo il Vescovo..