Fa il benzinaio, ma se fosse per lui e la simpatia che ha per i petrolieri, le auto le farebbe andare tutte ad acqua.
Eppure lo sapeva anche Forza Italia che il Breda, al secolo Roberto Bardelli, è amico, anche senza la tessera, di Casa Pound. E a Casa Pound non piacciono i “plutocrati” tanto meno i petrolieri. Lo sapeva anche quando il Breda fu accolto con entusiasmo nelle liste di Forza Italia a sostegno di Ghinelli candidato a sindaco.
E di sicuro l’entusiasmo aumentò quando Ghinelli venne eletto sindaco, anche grazie ai consensi, non solo dei suoi amici di Casa Pound, che il Breda portò alla causa di Forza Italia con 286 preferenze personali, poco meno del doppio del capolista degli azzurri, record assoluto nelle liste del centrodestra: fatti i conti il 20 per cento delle preferenze raccolte da tutti i candidati della lista di Forza Italia.
Ora il Breda, che di amici ne ha tanti non solo in Casa Pound ma anche tra chi si ricorda di quando faceva parte del gruppo musicale “Noi nati male”, si dimette da Forza Italia, dopo averne del resto da tempo lasciato la direzione. “Mi sentivo emarginato, non sono mai stato interpellato sulle scelte del gruppo e del partito. Forse proprio perché ho una storia di destra-destra. Ma mica posso rinnegare l’amicizia con quelli di Casa Pound solo perché dà fastidio a Forza Italia”? Che, ovviamente, non la pensa proprio come il Breda: “La vittoria di Arezzo, gli rispondono gli azzurri – è frutto di migliaia di voti alle liste che hanno sostenuto Ghinelli, non delle preferenze ai candidati”.
A dir la verità Ghinelli vinse al ballottaggio con 600 voti in più di Matteo Bracciali. Quanti voti valgono le 286 preferenze del Breda al primo turno? E come sarebbe finita al ballottaggio senza il Breda e i suoi amici, non solo di Casa Pound? Ma il Breda è un uomo semplice, anche se è sempre il più puntuale e con l’abbigliamento consono da tenere in Consiglio Comunale.
Ha le sue idee, non tutti possono condividerle, ma quando interviene in Consiglio Comunale sa come esporle.
Non sembra neanche uno di destra-destra. Come sono in realtà tanti di quelli che ora sognano di governare insieme al Pd.