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Bancaetruria acquistata da UBI-Una Bella Inculata

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Ci siamo, UBI acquisterà Bancaetruria al prezzo simbolico di 1 euro.
Si dirà che in fondo non è andata male per una moribondo che rischiava di schiattare.
Ma non è proprio così.
UBI non pagherà solo un euro simbolico a presa di culo ma avrà tutta una serie di vantaggi perché la politica, immagina perché, l’ha resa l’unica alternativa alla sopravvivenza dell’istituto aretino.

Infatti, oltre a non pagare niente, ( quando a suo tempo c’era chi almeno sganciava qualcosa) UBI vedrà ripulirsi tre banche in risoluzione acquistate, tra cui appunto Bancaetruria, di 2,2 miliardi di crediti deteriorati che queste banche hanno accumulato in un solo anno di gestione, 2,2 miliardi che saranno coperti dal Fondo Atlante, mentre 450 milioni per la ricapitalizzazione a carico del Fondo di Risoluzione insieme a 130 milioni per i costi di ristrutturazione, usati quasi sicuramente per gli esuberi del personale, sempre a carico del fondo di risoluzione.

Un bell’affare perché UBI, con il suo coach Victor Massiah, beneficerà anche di 600 milioni di crediti di imposta che andranno ad abbattere la fiscalità degli utili trasformandosi in ulteriori guadagni.
Unico impegno dell’UBI è l’aumento di capitale di 400 milioni per mantenere i parametri europei all’ 11%.
Certo a questo punto era forse l’ultima spiaggia, ma quello di acquisire aziende, fatte diventare malconce, a prezzi liquidatori non è forse un sistema consolidato di realtà ben conosciute in Italia?

E chi sono i principali responsabili, oltre ai ladri seriali, se non i provvedimenti di un Governo Renzi che ha gestito tutta la vicenda con la capacità di pokemon irresponsabili che hanno messo sul lastrico decine di risparmiatori, abbandonandoli ed alimentando sfiducia e rabbia, senza mai pensare a soluzioni che potessero ricreare fiducia in quei territori così devastati.
Che poi sia stata una lezione che ha fatto prendere provvedimenti completamente diversi per i risparmiatori del Monte dei Paschi non giustifica la disparità di trattamento.
Che lo sappia bene la UBI banca quando metterà le sue insegne sulle filiali del nostro territorio.

Intanto siamo in attesa che il sindaco Ghinelli, come annunciato, spedisca la sua lettera a Mattarella, ( forse sarebbe meglio ci andasse di persona) per denunciare l’ingiustizia che sta subendo Arezzo nei confronti di Siena.
Siamo anche in attesa di conoscere cosa hanno fatto i parlamentari aretini del PD che finalmente avevano alzato la testa promettendo ( spero non solo perché in vista delle elezioni) modifiche al decreto che verrà discusso il 24 gennaio.

Non è più tempo di giochini né di false promesse.
Il fatto che intervengano in tutte queste manovre soldi pubblici, richiede una serietà senza ombre, si pretende che sia salvaguardato l’art 47 della Costituzione che difende tutti i risparmiatori, e che siano puniti i ladri seriali, i politici corrotti, e che siano mandati a casa quelli inutili ed incompetenti.

Perché è ora di finirla con gli acronimi che vogliono solo dire: Una Bella Inculata.

 

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.
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