Buongiornissimi aretini

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Scorrendo tra i profili Facebook degli aretini, specie tra gli over 50, si rischia di avere un attacco di dissenteria acuta per il disgusto.

Impazzano infatti nelle affollatissime bacheche i “Buongiornissimo! Kaffé?», ma anche «condividi se sei indignato!», oppure «da domani tutto quello che avete postato su Facebook diventa pubblico», bufale, status allarmanti, “copia-incolla” selvaggi, disegni di Padre Pio corredati da scritte tutte glitterate, “metti un amen e il bambino guarirà dalla malattia”, scie chimiche e altre aberrazioni assortite.

Agli aretini l’uso del mezzo informatico, porno a parte, sembra non avere molto a che fare con la cultura e l’apprendimento, quanto ad un gigantesco “Bar dello Sport” colmo di dementi e scemi del paese.
Tra le minacce di “pulizia contatti dalle perzone falze”, dopo una certa età, forse per scarsa dimestichezza con i social e la cosiddetta “netiquette”, alcune persone si lasciano andare a imbarazzanti commenti, a post “copincollati” che spesso e volentieri si rivelano bufale, condividono immagini di dubbio gusto piene di frasi melense con gattini o cagnolini e non mancano mai di augurare «buongiorno» oppure «buona domenica».

Zie e zii aretini che salutano i nipoti nei commenti pubblici, sono abbastanza assurdi, ma il problema è quando a fare tutte queste cose sopracitate sono trentenni o ventenni e ce ne sono parecchi.
Una volta lo scemo del paese lo conoscevano solo chi lo vedeva al bar a bere bianchini, oggi purtroppo ha nome, cognome e indirizzo…e ad Arezzo sono in tanti ad aggiudicarsi questa nomea.

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