La stampa locale.
Dopo decenni di leccaculismo perpetrato fino all’ultimo minuto, oscurando quelle notizie che la stampa nazionale divulgava sulla gravissima situazione della banca, oggi si indigna sul nome BANCA TIRRENICA….
L’imprenditoria che conta con relative associazioni di categoria.
Dopo decenni di poltrone ottenute con lauti compensi ad incompetenti, assunzioni di parenti e amici, crediti facili sottratti agli imprenditori veri, questi PRENDITORI, oggi si indignano perché il territorio?….
La politica locale.
Dopo infornate di dipendenti verso la banca ,dopo aver negato la fusione con Popolare di Vicenza, che non sarebbe stata una buona cosa, ma che sicuramente non avrebbe portato al bail in, oggi abbaia alla luna pretendendo rispetto dai nuovi padroni di Bergamo Alta.
La politica romana.
Non ne possiamo veramente più della famiglia Boschi e del giglio magico…..
Il personale e i sindacati della banca.
Tutti ci aspettiamo che le conseguenze occupazionali siano minime e indolori.
Basta però con la favoletta dei poveri direttori di filiale e funzionari vari che o, non sapevano, o erano obbligati.
In qualsiasi modo erano consci di rifilare sòle a destra e a manca per pararsi il culo e fare carriera.
Salviamo in toto i dipendenti in altre mansioni, ma questi moralmente no.
Tutta questa razzumaglia faccia un grande piacere ai tantissimi cittadini, compresi gli obbligazionisti e azionisti derubati, tacendo.
La banca locale grazie a loro non esiste e non esisterà mai più.
Il territorio ne esce impoverito e già fiaccato da una pesante crisi economica locale, sommata a quella nazionale.
Risparmiateci però le cadute dal pero e uscite di scena…Non Dio, ma la vostra coscienza ve ne renderà merito.