Ferretti, il presidente che quando vende non lo dice

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Una volta, mica tanto tempo fa, Ferretti ha venduto l’Arezzo.
Non l’aveva detto a nessuno e non aveva nessuna intenzione di dirlo.
Poi i giornalisti, che non si fanno mai i fatti loro, l’hanno saputo: Ferretti aveva venduto il 51 per cento della società amaranto, restava amministratore delegato e tutto sarebbe finito lì. Nessuno ne sapeva niente, pare che non lo sapesse neanche lui.
L’ha saputo quando è andato dal notaio per firmare l’atto di cessione e riscuotere l’assegno.
Ma dal notaio c’erano tutti tranne un assegno coperto e il compratore.

E così Ferretti, dopo aver sporto denuncia per truffa, è rimasto al suo posto con tutte le sue azioni per un futuro amaranto da lui garantito.
Le cose si erano messe al meglio, con l’Arezzo che scalava posizioni su posizioni fino ad avvicinare Alessandria, Cremonese e piazzarsi al terzo posto.
Grandi i giocatori, grande l’allenatore, grande il presidente che per fortuna non aveva venduto.
Tutto bello, se non fosse stato che qualcuno ha cominciato a insospettirsi di fronte a qualche improvvisa figuraccia.
Poco male, i play off erano assicurati.

Il dramma è arrivato con l’ultima figuraccia, questa sì imperdonabile, proprio alla prima partita dei play off, per di più contro la Lucchese che l’Arezzo aveva sempre guardato dall’alto in basso.
Giocatori traditori, allenatore, tutti lo sapevano da sempre, incapace.
E il presidente? Mica avrà venduto un’altra volta e nessuno lo ha ancora saputo?
Di sicuro, anche se ha venduto questa volta non ha bisogno di fare conferenze stampa.
Mica c’è da denunciare qualcuno per un assegno scoperto!

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