Il Gay Pride resuscita i grillini eccita Arezzo in Comune ma spacca in quattro OraGhinelli

0
413

La politica, il Palazzo come sta vivendo questa vigilia del Gay Pride.
Tre le reazioni politiche rilevanti in città:

  1. Quella grillina ha del portentoso nel senso di miracoloso
  2. Quella della sinistra radical chic ha lo stesso effetto del viagra
  3. Quella di OraGhinelli ha l’equilibrio del piede in due staffe

I MIRACOLI DEL GAY PRIDE

Presenti, saremo presenti alla manifestazione come liberi cittadini, non ritenendo tuttavia importante mostrarsi in testa ai cortei.

I pentastellati comunicano che ci saranno come cittadini liberi…ma perché qualcun altro sarà presente in catene o in manette o con un gioco intorno al collo?…
Ma non in testa al corteo…ok, va bene lo stesso, l’importante è partecipare decoubertianamente, mica vincere il mongolino d’oro stando in testa alla corteo.

Ma il miracolo compiuto dal Gay Pride sta nelle parole “Saremo presenti” che equivalgono a dare ad Arezzo la testimonianza scientifica di esistenza in vita di M5S.

Grazie alla parata omosessuale sappiano che sono vivi e stanno bene.

Basandoci sulla loro presenza alle adunanze del Consiglio Comunale di Arezzo, dove non si vedono da chissà quando, li davamo dispersi.

AREZZO IN COMUNE ECCITATISSIMA LA SINISTRA CHIC RADICALE

Arezzo in Comune parteciperà alla manifestazione, saremo in molti a marciare sia come privati che come rappresentanti delle istituzioni.
Io per primo.

In effetti meglio essere primo in un partitino che ultimo in uno grosso.
Per cui il super eccitato Francesco Romizi mai si sarebbe lasciato scappare l’occasione di somministrare un viagra di visibilità alla sua personale adesione al Gay Pride.
Mettendola sotto una dovuta luce e con la dovuta grinta contro la Giunta comunale in generale e Ghinelli in particolare. Il quale ha i suoi problemi anche in casa.

E, infatti:

ORAGHINELLI CON UN PIEDE DENTRO E UNO FUORI DALLA PARATA OMOSEX

Ci vorrebbe un bastimento pieno di tisana e una vagonata di camomilla per calmare gli animi mezzi sconvolti degli elettori di OraGhinelli.
I soci della quale si sono balcanizzati sul Gay Pride, dividendosi e frazionandosi in due principali frazioni:

  1. i fedelissimi col piede fuori – mai metterebbero in discussione la leadership di Ghinelli neppure se l’ingegnere decidesse che la Terra dev’essere n’antra volta piatta e Copernico un coglione mentre Tolomeo un genio.
    Figurarsi se non gli danno ragione di non essersi opposto al Gay Pride facendosi valere come sindaco di destra. I ghinellizzati di acciaio temprato condividono anche l’ equidistanza declamata dal Ghinelli, liberale sulla libertà di marciare a condizione che il GayPride sia come una processione di frati e di suore ma illiberale sulla libertà di pomiciare marciando.
  2. soci ed elettori con un piede dentro e uno fuori – quelli che vorrebbero che OraGhinelli non fosse OraGhinelli e stanno continuamente un po’ dalla parte della maggioranza e un po’ dalla parte dell’opposizione e, nel caso specifico, sono un po’ dalla parte di Ghinelli e della Giunta che ufficialmente non parteciperanno al Gay Pride ma un po’ anche contro il Ghinelli e la Giunta che non hanno concesso il patrocinio al Gay Pride.
    I casinisti hanno nel consigliere Angelo Rossi il loro ispiratore ed hanno organizzato una fronda che in occasione del Gay Pride si comporterà così: un piede fuori e un piede dentro il Gay Pride.
    Che casinisti!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui