Non è tutto oro quello che luccica

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Ad Arezzo, città dell’oro, l’oro è in crisi da anni e non è un mistero.
Ma un altro tipo di oro, quello usato, aveva visto un micro boom tra il 2011 e il 2012, con lo spuntare in città di caterbe di negozietti “Compro Oro”.

Ora è tutto finito; finito perchè da una parte gli aretini in difficoltà si sono già venduti tutti i gioielli e le catenine che avevano a casa, dall’altra perchè i compro oro erano tantisimi e molti hanno chiuso per fallimento.
Inoltre in questi punti vendita non era raro che tossici e rapinatori portavano a vendere il frutto di furti e quindi stazionare in quei pressi non era il massimo della vita.

Non tutti i negozianti erano poi onesti, e con bilancini truccati ad hoc più di uno ha fregato il poveraccio in difficoltò, che acqua alla gola, ha svenduto il suo oro per pagarsi i debiti o le rate del mutuo.
Oggi, con un giro di vite legislativo, la vendita dell’oro usato ha subito restrizoni importanti e di sicurezza, ergo molti venditori hanno chiuso definitivamente.

In compenso al loro posto, spesso negli stessi locali che li aveva ospitati, hanno aperto negozi come Cashsubito, SpaceCash. Cosa fanno? Acquistano e vendono prodotti tecnologici usati.
I più gettonati sono gli smartphone e i tablet, ma si possono fare buoni affari anche con i computer portatili e con i televisori.

Tanto per dare un’idea: un iPhone di qualche generazione fa può essere valutato circa 200 euro in meno di uno nuovo).
Vai al negozio e in pochi minuti ti ritrovi con il contante in tasca e quindi il fenomeno è in costante crescita.
Oggi il nuovo oro è la tecnologia, ma come spesso accade, c’è chi fa il passo più lungo della gamba ad Arezzo, per poi dover svendere tutto per campare.
Non è tutto oro quello che luccica.

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