La regista della moviola del giorno dopo

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Un flop evidente, ha ben detto per l’Ortica Luciano Petrai giudicando le scelte della nuova regista televisiva del Saracino, nominata in tutta fretta al posto di Francesca Montaini.

Non era facile rovinare la trasmissione in diretta televisiva più attesa e più seguita dagli aretini da più di quarant’anni.
Per riuscire nell’impresa ci voleva una regista, Anna Cristina Giustiniani, che ha lavorato fino a sette anni fa per la Rai, dove cominciò nel 1967, quando Carlo Sassi faceva vedere la moviola otto ore dopo la fine della partita.

Bei tempi, quando nessuno poteva litigare per un fuorigioco o per un gol non gol, per il solo fatto che quando Carlo Sassi lo spiegava era ormai ora di andare a letto.
Ma la voglia di andarci l’ha fatta venire alle migliaia di aretini davanti alla tv anche la regista, arrivata al suono di chiarine che quelle dei musici in confronto neanche si sentono, che ha deciso di dare un tocco di novità alla sequenza delle immagini del Saracino.

E che c’è, ha pensato, di più nuovo ed emozionante che dare un taglio al momento in cui il giostratore colpisce il tabellone.
Perché far vedere subito il replay e la moviola, quando si può far vedere con calma come ai tempi di Carlo Sassi? Stiano calmi e seduti le migliaia di telespettatori, curiosi di vedere almeno se il giostratore ha colpito il tabellone.

Tanto c’è l’araldo, anche se la giuria ci mette mezz’ora a decidere, che ci pensa a farlo sapere.
E comunque si può sempre leggere il giorno dopo sul giornale.
Qualcuno, tra i tanti che sui social non hanno proprio apprezzato, si è posto anche un altro dubbio: ma se un giostratore perde la lancia, la regista della Rai manda in onda le immagini riprese dai cameramen che la scena non se la fanno certo sfuggire?
O bisogna leggerlo l’indomani sul giornale?

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