E pensare che c’è gente che si lamenta della mancanza di verde in città: non ci saranno tante aiuole fiorite, i lecci saranno stati anche capitozzati con le motoseghe, i giardini della stazione saranno anche ridotti a campi di sterpi, il parco Giotto soffrirà della siccità, ma non dite che Arezzo non ha il pollice verde.
Arezzo è una città dove le piante, da fiore e da frutto, erbacee o legnose, crescono così bene che non c’è neppure bisogno di piantarle.
Puoi rifarti gli occhi con il verde anche dove meno te l’aspetti: c’è un oleandro fiorito in fondo a via Crispi che non ha niente da invidiare a quelli dei viali di Sanremo.
Ha già messo radici così salde che non ha neanche bisogno di acqua.
E le macchine non possono neanche danneggiarlo perché è cresciuto proprio accanto al segnale stradale che dice di stare alla larga.
Anche la pianta di fico sul marciapiede del sottopassaggio di via Vittorio Veneto ha scelto un posto tranquillo, accoccolata sopra la discesa: neanche le biciclette dei ciclisti indisciplinati possono calpestarlo.
Avrebbe semmai bisogno di essere innestata per sperare che l’anno prossimo si possa anche cogliere qualche fico.
A proposito di marciapiedi se ne possono trovare anche di quelli dove le pianticelle crescono come filari senza neanche la fatica di piantarle.
E’ tutto un fiorire di arbusti e alberelli che ha anche il vantaggio di non costare niente: mica c’è bisogno di chiamare una ditta specializzata per tosarli tutti gli anni come i lecci di piazza Guido Monaco.