In piazza San Francesco, ad Arezzo, è stata recentemente inaugurata una mostra del maestro Pierre Peyrolle.
Lo so, qualcuno si chiederà chi è (anch’io).
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco e vari assessori che magnificavano l’opera del pittore francese il quale girava per i locali della galleria d’arte contemporanea come una vecchia stella del cinema caduta in disgrazia. Giulivo tra tante presenze.
Il problema della mostra non è però il pittore in se, che svolazza beato, ma le sue opere per le quali il nostro sindaco (assessore alla cultura) stravede senza che abbiano un senso vero.
Peyrolle non fa altro che riprodurre fotografie molto ingrandite (tanto da essere sfocate anche nei quadri) accanto a figure di fantasia (poca) lispirate a classiche opere d’arte del passato.
Il massimo della serata è stato quando Ghinelli ha esaltato un’opera dicendola ispirata a Michelangelo e Peyrolle gli ha fatto notare, davanti alla telecamera, che l’ispirazione era quella della Battaglia di Anghiari di Vasari.
Si stava meglio quando si stava peggio… torna ICASTICA!