Tutti cercano casa a Saione

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In questi giorni è scoppiata la bagarre su Saione, popoloso quartiere aretino. Tutti vogliono prendere casa lì; ha cominciato il Sindaco, che invocando l’esercito in realtà voleva rendere più sicura l’area delle case popolari dove vuole acquistare una casa da 65 mq con bagno, cucinotto, e una piccola terrazza dalla quale affacciarsi ogni volta che gli prende la voglia di provare un discorso alla cittadinanza. ma non è stato da meno il Questore, che ha prenotato un appartamento all’ottavo piano del palazzo di fronte alla chiesa. In realtà è occupato da una coppia di indo pachistani con quattro figli, ma lui che vuole imparare proprio il pachistano, si è offerto come baby sitter in cambio di lezioni dal capofamiglia, laureato e in lettere e storia nel proprio paese.

La Prefetto non voleva essere da meno e allora ha pensato all’attico nello stesso palazzo. In realtà si tratta di una soffitta lasciata vuota da un condomino bengalese che abita al primo piano. Da atleta qual è, è entusiasta di potersi allenare quotidianamente su e giù per gli scalini del palazzo fino alla soffitta. Al momento manca la doccia, ma pensa di realizzarne una abusiva, tanto chi ci arriva fin lassù a controllare?

Bardelli invece sta acquistando un minialloggio completamente nero per via della fuliggine dovuta ai fuochi che vi accendevano gli affittuari precedenti, rari esempi di ebrei poveri che volevano risparmiare sul riscaldamento. Il consigliere di Casa Pound, rosso solo di capelli, avrebbe dichiarato di non volere assolutamente imbiancare i locali.

Angelo Rossi, radicale in quota Ora Ghinelli (saltuariamente), in realtà è un aretino di Saione e pensa di trasferirsi in un appartamento di via Trasimeno senza cucina, per avviare uno sciopero della fame contro l’occupazione da parte degli immigrati comunisti.

Tito Anisuzzaman, invece, aretino da poco, ma già sposato con una delle nostre donne bianche, ha messo al mondo una pargoletta semi bianca, mezza bengalese e mezza aretina. Si è rovinato da solo. Ora gli aretini lo vedono come immigrato e i bangalesi come traditore; visto che i parenti avrebbero voluto maritarlo con una ragazza delle sue parti.

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