Come possiamo dividere i cosidetti esperti?
Proviamoci:
– I BOTOLI SONNACCHIOSI.
Arezzo meno c’è e meglio è. Vuoi mettere?
-I COMUNISTI COL ROLEX.
Ci vuole la cultura vera, non quattro scemi fascistoidi in costume.
A costoro sta sui maroni anche il saracino che non hanno mai visto, salvo quando invitati a scrocco per meriti politici.
-I VEDOVI.
Qui dobbiamo dividere in due sottogruppi.
A) di Icastica-
B) di Arezzo Wawe.
Qualche volta si mischiano e sono guai seri.
Gli Icastici sono partiti comunisti ma mai arrivati (cit. Fedez e J Ax).
Quanto piacevano loro quelle istallazioni che non dicevano un benemerito e si sentivano tutti critici di arte contemporanea dopo le dotte lezioni che i SOMMI impartivano.
I Wawe sono invece più pulciosi, post post di tutto ma sempre alternativi della minchia.
Che bello quando con budget pubblici senza precedenti e susseguenti ci si incannava e ubriacava entrando gratis ascoltando anche, qualche volta, buona musica.
-I MA ALTROVE E’ SEMPRE MEGLIO.
Questi lasciamoli perdere, non sanno e non capiscono un c….o.
-I BRAVO CHE E’ MARCELLO.
Prima non c’era niente, oggi si vedi siamo arrivati noi a portare la cultura ad Arezzo.
-QUELLI CHE NON SI ACCORGONO DI NIENTE O SE SI ACCORGONO SI DIVERTONO E BASTA.
Sono i migliori.
Una riflessione finale.
Il successo di queste iniziative si misura soltanto dalle persone che soggiornano e/o consumano in città.
Purtroppo su questo siamo fermi al patron di Arezzo Wawe che proclamava lui quanti erano i presenti.
Patron, ben imitato poi da illustri personaggi.
P.S.
I tifosi vadano allo stadio…..