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sabato, Aprile 19, 2025
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Una notte al Museo

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Triste epilogo per il MUNACS, museo che ospitava collezioni e mostre di varia natura, ubicato nella chiesa sconsacrata di San Sebastiano in via Ricasoli.
Con un mesto comunicato, i collezionisti aretini annunciano la chiusura delle esposizioni , anche se l’afflusso di visitatori e l’interesse, dai dati forniti, risultava buono.
Che cosa è successo veramente allora ?

Mentre i vari giornali e media aretini trattavano la notizia in modo quasi “secondario”, di fatto pubblicando solo il comunicato, le cose in realtà sono più complesse.
La causa principale è la totale indifferenza delle istituzioni aretine, che a quanto pare non vogliono cacciare manco un euro, visti i costi di gestione di affitto non economici, secondo le fonti ufficiali.
la storia dei locali di San Sebastiano ha una sua linea di “successioni”, che l’informazione locale ha omesso (volontariamente ? Involontariamente ?), ma che può ben fare riflettere i lettori.

La proprietà è della Curia aretina, quindi dipende dal Vescovo Fontana, che la diede in gestione poi alla Provincia, la quale a sua volta affidò al sig. Neri (proprietario o gestore del l’Ufficio Turistico alle scale mobili) che la cedette ai collezionisti del MUNACS.
Una girandola di passaggi, come una patata bollente, in cui ognuno evidentemente cercava di recuperare quattrini evitando spese, ma che poi alla fine sembra essersi rivelata fallimentare per tutti.

Che fine farà la chiesetta ? Resterà vuota ? Mistero.
Queelo che è certo è che nessun ente aretino vuole sostenere questo progetto, alla faccia della valorizzazione della cultura !!!!
Però per la “sagra spade e porchetta” di Back in Time , che è durata tre giorni, non si è badato a spese.
Misteri della…fede.

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.
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