Ferretti va via e lascia l’Arezzo senza testa, cioè come prima…

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Ferretti si è presentato alla stampa con quella faccia da cartone animato e ha detto: “Dopo lunga meditazione (hai capito? Il vecchietto medita…) ho deciso che me ne vado.
Ieri ho pagato gli stipendi, ma non i contributi perché non ce l’abbiamo fatta (altri 2 punti di penalizzazione e fanno almeno 3) e la prossima scadenza, quella degli emolumenti e INPS del 16 dicembre prossimo, non la pagherò.
Da oggi fisicamente scomparirò da Arezzo e ho lasciato tutte le deleghe al vice presidente Riccioli per la gestione da qui in poi.
Parlerò con il sindaco, sperando che possa trovare qualche imprenditore aretino capace di rilevare l’Arezzo.”

Peggio di così si muore (anzi, si muore e basta, sportivamente).
Non era mai successo all’Arezzo che un presidente si presentasse dopo un terzo di stagione e dicesse certe cose.

La domanda è: chi è disposto a subentrare accollandosi 600 000 euro di debiti rateizzati con il fisco (e parzialmente compensati dagli introiti previsti dalla legge Melandri da qui a giugno)  e circa 1500000 di gestione fino a fine anno?

Temesi nessuno, ma sperasi in uomini di buona volontà.

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