Chissà che fine ha fatto il Ministero per la semplificazione burocratica.
E’ durato poco e come capita sempre da noi, non ha combinato nulla
Perché oggi più che mai siamo sommersi da carte e adempimenti inutili e frustranti che non solo ti scoraggiano a fare qualsiasi cosa, ma che ti producono gastriti e ulcere.
In ogni ufficio pubblico quando hai la fortuna di trovarci qualche presenza umana rischi sempre di incazzarti a bestia o comprometterti.
Non solo per la classica indolenza di chi trovi di là dal bancone ma per le procedure contorte, incomprensibili e fatte ad arte per renderti la vita impossibile.
Per quanto riguardo poi gli Avvocati il Ministro della Giustizia Orlando, (diplomato, a meno che ultimamente abbia conseguito una laurea alla prestigiosa Università di Tirana come hanno fatto altri suoi colleghi), ha preparato un simpatico regalino.
Tutti gli Avvocati, d’ora in poi, devono avere una laurea in informatica altrimenti non potranno più esercitare la professione.
Perché le bizantine e impossibili procedure telematiche per iscrivere una causa a ruolo, costituirsi in giudizio, fare un deposito o una notifica, richiedono competenze particolarmente elevate di informatica.
Non conta più il Diritto e la Giurisprudenza ma conta solo la procedura e la forma.
Unico paese in Europa in queste condizioni, sacrificato sull’altare della digitalizzazione.
Con un unico risultato: gli Avvocati saranno costretti a trovarsi un nuovo lavoro, escluso i pochissimi privilegiati che potranno permettersi di assumere nello studio legale un paio di ingegneri informatici.
Grazie Orlando!