La globalizzazione dell’imbecillità anche ad Arezzo

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Molte persone ci mettono impegno ad essere imbecilli ed anche Arezzo non vuol essere da meno.

Come quelle persone che hanno pubblicato la foto di Anna Frank con i vestiti del Sant’Andrea e delle scritte odiose su di un sottopasso.
Ci sono persone che hanno perso qualsiasi contatto con il buon senso e la civiltà.

Questi barbari sono incoraggiati da un personale politico che le giustifica, un personale nel quale si trovano persone pregiudicate e condannate che fanno il bello e il cattivo tempo, ridendo sul politically correct e sulle blande rimostranze di alcuni.

Così per alcuni è normale gettare in strada pezzi di lavandini, buttare cartacce ad ogni fermata di autobus, cercare di fare i furbi offrendo servizi che poi si rivelano delle “ciofeghe”. Molte persone hanno la faccia come il culo e poi le trovi in prima fila a sbraitare contro gli extra-comunitari e a reclamare una giustizia fai da te.

Le persone imbecilli sono brutte, si sentono palloni gonfiati arroganti e rabbiosi. E vivono male perché hanno il colesterolo alto e segni precoci di demenza senile.

Perché se le persone avessero una buona dose di autoironia, avessero dei dubbi, si guardassero curiosi intorno, la musica sarebbe diversa e la gente più felice.

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