Il sindaco di Arezzo Ghinelli ha intenzione di denunciare la Boschi ed il padre per l’impatto negativo creato alla città con la vicenda Bancaetruria.
E pregusta già i milioni ricavati dalla denuncia che saranno utilizzati, dice, per la ristorazione dei risparmiatori azzerati.
Ora, noi che abbiamo sempre seguito la vicenda Bancaetruria in tutti i suoi risvolti ci sembra che l’iniziativa sia quantomeno divertente, quasi un attentato all’ironia che porta avanti questa rivista.
Del resto ricordiamo le lettere scritte sulla vicenda dallo stesso Ghinelli al presidente del consiglio, al presidente della Repubblica senza mai aver ricevuto risposta; lettere spedite senza francobollo?
Ora i giornali locali dovrebbero fare un ulteriore concorso al posto di quello sul personaggio aretino dell’anno: il personaggio da denunciare per danno d’immagine alla città.
Ci sarebbero un folto gruppo di nominativi in gara, passati e presenti, da Gelli al Lucertola.
Certo il PD fa di tutto per essere al centro dell’attenzione.
Dalla bufala di Renzi che dichiarò proprio ad Arezzo di candidarsi in questa circoscrizione a quella della Boschi che sarebbe stata presentata alle elezioni al giudizio degli elettori mentre tutto sembra che avrà un paio di mutande blindate nel proporzionale tanto per salvarsi il culo.
In questo contesto anche le ghinellate hanno un vago retrogusto elettorale e chissà le sorprese che ancora ci riserveranno da qui al 4 marzo, come diceva Lucio Dalla nella sua omonima canzone:
Dice che era un bell’uomo
e veniva, veniva dal mare…
parlava un’altra lingua…
però sapeva dire cazzate…