Arezzo è forse l’unica città al mondo dove per fare parcheggiare i cittadini nelle strutture predisposte bisogna studiare qualsiasi diavoleria possibile.
Non ultima la recente organizzazione da parte del Comune di un corso di autodifesa previsto per sabato 19 maggio, al parcheggio Mecenate, dove per tutta la giornata si svolgeranno queste lezioni.
Il comunicato esprime soddisfazione per la cosa, esaltando il fatto che chi parcheggerà l’auto e si prenderà un pò di cazzotti in faccia imparando ad autodifendersi pagherà solo 3 euro al giorno.
E tra mercatini vintage, rievocazioni anni 80, rocchi e varie ed eventuali, udite udite, da 100 accessi al giorno si sarebbe saliti, grazie agli eventi, a ben 300 parcheggi pagati.
La surrealtà aretina di queste iniziative credo sia unica in Italia, forse perchè la gente locale pur di parcheggiare comoda a un metro da dove deve andare, si metterebbe la macchina pure in testa, snobbando i parcheggi e le aree apposite, pur di non camminare.
Se per usare un parcheggio si arriva a fare i Bruce Lee di noantri, di rievocare i Fonzie della Chiana o di arrostire il costoliccio tra spazi blu e parcometri, Arezzo è alla canna del gas.
Strano che nessuno, per fare promozione, proponga che si facciano corsi di lap dance dal parrucchiere, o laboratori di falgnameria creativa dal panettiere, così almeno si mangia più pane con la testa ben lisciata.
Male na mon malissimo, come sempre.