Lettera aperta ad Antonio Floro Flores

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Caro Floro, sai quanto ti vogliamo bene ad Arezzo, culla dalla quale ti abbiamo lanciato verso una carriera da serie A.
Per qualche giorno alcune migliaia di sportivi aretini hanno sognato che tu potessi tornare a giocare da queste parti.
Le disgrazie del Chievo, società per la quale sei tesserato con uno stipendio da 750000 euro, avrebbero potuto alimentare il sogno.

Ma tu oggi ci vieni a dire che sì, torneresti volentieri, ma non ora, bensì a fine carriera.

Secondo te non è a fine carriera un calciatore che dopo anni di serie A (con parentesi in Spagna), a trentacinque anni viene da una stagione in prestito in B al Bari (Fallito, forse anche per pagarti lo stipendio al posto del Chievo) dove ha totalizzato 7 partite da titolare più vari subentri?

Secondo me sì, tanto più se quel trentacinquenne è un indolente patentato come te. L’Arezzo ha bisogno di calciatori, non di sentimentalismo costoso e poco o per nulla produttivo.

Avanti un altro, quindi, uno che combatta e giochi veramente per uno stipendio normale.

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