Catturato ad Arezzo “Twenty-one” il writer che sembrava imprendibile

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Da tempo gli aretini si chiedevano cosa volessero dire quelle scritte apparse su tutti i muri della città.

Le vedevano in ogni dove, negli anfratti come nei muri del centro, alcuni anche colorati, sempre con la stessa grafica impeccabile: TWENTY ONE”.

Da tempo era in allerta la polizia grazie anche ai moccoli dei proprietari delle case imbrattate, alcune imbiancate di recente dove la scritta emergeva in tutta la sua sfida.

Finalmente la squadra mobile ha individuato un uomo di 25 anni, senza lavoro, che vive con la nonna, scoperto grazie al sistema di videosorveglianza di un distributore di benzina dove l’uomo era andato ad imbrattare i muri.

Si, di 25 anni, quindi il soggetto doveva firmarsi “twenti five” e non “Twenty one.
Tutto questo casino mica sarà stato fatto per togliersi qualche anno?

In realtà lui ha dichiarato alla polizia: “E’ un omaggio ad una persona cara”.

Ma per la miseria, regalagli un bacio perugina con il bigliettino, fagli un quadro con quella scritta, ma non fare incazzare i proprietari di quelle case che “twenty one” non sanno manco chi sia.

Ora la vera punizione sarebbe che “twenty one” cancellasse tutte le scritte operate nei muri di Arezzo e non importa se ci vorranno 21 o 25 anni!

 

 

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