Ora sappiamo il vero motivo perché voleva a suo tempo tagliare tutti gli alberi del giardino (va bè, chiamiamolo così) dei Porcinai: era per allontanare i piccioni.
Sapute le intenzioni, i piccioni si sono accasati sotto gli archi dei portici di via Roma e non avendo avuto il permesso di demolire i portici, il vice-sindaco ha dato il via ai lavori per mettere fili elettrici come dissuasori per questi volatili.
Passandoci stasera, in effetti i piccioni non c’erano negli archi ma li abbiamo trovati tutti alla statua di Guido Monaco, ancora non elettrizzato.
Ma Guido Monaco è bravo e intanto venerdi 17 maggio sarà illuminato a testimonianza del sostegno dato all’opera di sensibilizzazione sulla neurofibromatosi.
Poi chissà come sarà il severo Guido con in testa una corona elettrificata che magari si accende con luci stroboscopiche colorate.
Povero Guido Monaco, la statua inaugurata nel 1882 ad opera dello scultore Salvino Salvini, pur nella sua solennità è sempre stata presa un po’ in giro anche per il piede destro poco proporzionato e poco legato con l’insieme.
( Si sa, i Salvini non hanno mai combinato niente di buono)
Ma Guido Monaco non se l’è mai presa e quando qualcuno scrisse:
Guido che fai? Che forse te ne vai? – visto che sembra avanzare verso la stazione.
L’inventore delle note musicali sembra rispondere:
No! Sto qui per grazia di Salvini
Anche se volto il culo agli aretini!