L’assalto al Comune di Arezzo, ritorna il profumo del posto fisso

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Lavoro: il posto fisso
Lavoro: il posto fisso

Si terrà il 28 maggio la prova preselettiva per la copertura con contratto di lavoro a tempo indeterminato di n. 15 posti di categoria C con profilo tecnico amministrativo presso il comune di Arezzo.

Saranno oltre 3000 i candidati e, visto il numero, saranno ospitati dalla struttura di Arezzo fiere e congressi.

Non c’è da meravigliarsi.
In un territorio che ha visto piano piano sparire tanti centri di produzione, dove si lotta in alcune aziende per cercare la sopravvivenza, dove il crack di Bancaetruria ha dato un colpo micidiale a tutta l’economia aretina, ricercare un po’ di tranquillità in un posto fisso al Comune è il minimo da sognare.

Del resto non mancherebbe l’iniziativa in questa città.
Basta passare dalle strade del centro per vedere nell’arco di pochi mesi cambiare la struttura commerciale dei negozi, che aprono e chiudono come un battito di ciglia (per citare Jovanotti).
Perché il problema fondamentale è la crisi dei consumi, è la burocrazia inefficiente, le imposte medioevali,  è l’incertezza politica che crea paure e diffidenza.

In questo clima l’unico settore che continua a crescere in città sono i negozietti di pizza al taglio o di tapas.

Perché anche il cibo è precario e deve essere veloce ed economico.

Arezzo aveva delle tradizioni, era un centro tessile importante, c’erano delle aziende a livello nazionale e oltre.

Chissà perché non siamo riusciti a reggere i cambiamenti.
Qualcuno se lo è chiesto?
Ci sono responsabilità locali?

Ma forse è più facile fare di tanto in tanto qualche notte rosa, qualche mercatino internazionale.

Un po’ come drogare un mercato asfittico.

Ed allora ecco l’esercito dei tremila che tentano l’assalto a 15 posti al comune di Arezzo.

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