L’Arezzo ha giocato meglio, ma ha raccolto zero contro il Pisa.
Una semifinale play off amara vinta da una squadra di marpioni costosi (5 volte più costosi degli aretini provenienti dalle squadre primavera o dalla serie D), che hanno saputo capitalizzare al massimo il poco, pochissimo che hanno prodotto.

Ma se i nerazzurri hanno vinto sul campo, i pisani in generale hanno perso un’occasione per farsi benvolere dagli aretini.
Dal prefetto al sindaco e fino alla società, hanno invece confermato che il noto detto “meglio un morto in casa che un pisano all’uscio” (di livornese conio) non è del tutto privo di fondamento.
Il giochetto di concedere pochissimi biglietti in curva ospiti e poi vendere centinaia di tagliandi per la tribuna inferiore e la gradinata, sa tanto di mossa per aumentare l’incasso e smazzare i tifosi amaranto.
Comunque ormai la bella stagione dei ragazzi di Dal Canto è terminata e se ne affaccia una nuova.
Se la società manterrà le promesse fatte, il prossimo sarà l’anno giusto per provare a salire di categoria… Forza Arezzo!