La Guardia di Finanza sequestra alcuni settori dello stadio per presunte anomalie strutturali nella tribuna nord, gradinata e la copertura della tribuna est.
Sono otto gli indagati, il direttore dei lavori, i collaudatori e alcuni imprenditori.
Spal e Comune di Ferrara sono le parti lese.
60 militari della Guardia di Finanza sono impegnati in perquisizioni a Ferrara, Bologna, Modena, Treviso, Arezzo, Campobasso, Taranto e Rovigo in locali di professionisti e imprese che hanno lavorato per la realizzazione delle opere.
Dopo alcuni mesi dalla fine dei lavori, che hanno portato lo stadio ‘Mazzà di Ferrara a una capienza di 16mila posti, una delle imprese subappaltatrici ha inviato a Spal, Prefettura, Questura, al Coni e al Comune di Ferrara, una diffida all’utilizzo delle strutture per la sussistenza di «criticità severe nella esecuzione delle procedure di montaggio tali da esporre gli spettatori a pericoli reali e sussistenti».
Da qui sono partite le indagini che hanno portato al sequestro di parte dell’impianto. L’ipotesi su cui verranno fatte verifiche, è che i lavori siano stati attestati come conformi al progetto e rispettosi della normativa antisismica, attraverso l’emissione di certificati di collaudo, di cui, tuttavia, è stata valutata la falsità.