Tempi brevi e certi, quindi, per individuare l’eventuale presenza di alcol o droga in chi si trovava alla guida del mezzo incidentato, nei casi di omicidio stradale o di incidenti stradali con lesioni gravi o gravissime.
Con questi obiettivi, è stato firmato stamattina un protocollo d’intesa tra Asl Toscana sud est e Procura della Repubblica di Arezzo.
Con le recenti modifiche al Codice della Strada, si è estesa ad alcuni ambiti dei reati stradali la possibilità di procedere in modo coattivo al prelievo di sangue e delle urine per valutare il tasso alcolemico e l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti da parte di chi guidava il mezzo coinvolto.
La gestione degli accertamenti coattivi, cioè quelli che vanno al di là della volontà del cittadino-guidatore, richiede un impianto organizzativo adeguato e puntuale, sia per le forze di polizia che per le strutture sanitarie in modo tale da assicurare, nel pieno raccordo, la tempestività e la validità del risultato in ambito giudiziario.
Nei mesi scorsi è stato firmato un protocollo regionale di intesa tra Regione Toscana e Procura della Repubblica di Firenze, che viene adesso declinato nelle singole province, con l’obiettivo di sciogliere i nodi più controversi della norma come il prelievo coatto.
Il coinvolgimento attivo delle forze dell’ordine sia per l’accompagnamento dell’interessato al Pronto Soccorso che per la sua eventuale immobilizzazione in caso di prelievo coatto, la facoltà del medico di valutare se lo stato di salute psico/fisica dell’interessato sia compatibile con l’azione di prelievo coatto.
Il coinvolgimento dell’Ordine dei Medici per quanto riguarda le certificazioni mediche ed altri aspetti legati alla copertura assicurativa per gli aspetti civilistici, quando il sanitario viene investito della funzione di ausiliario.
In base al XVII rapporto ACI-CENSIS, la guida sotto influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%),
seguito dall’eccesso di velocità (57,0%) per i giovani tra 18 e 29 anni;
preoccupante risulta anche la percentuale di giovani che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol o di sostanze stupefacenti.
In Toscana, dai dati del “Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale” sugli incidenti stradali avvenuti nel 2015, emerge che nella regione ci sono stati 15.863 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 247 morti e 20.957 feriti.
La maggior parte delle vittime sono pedoni, conducenti e passeggeri di veicoli a due ruote, che costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015.