La Guardia di Finanza di Arezzo sequestra circa 900 prodotti con false “griffe”.
Denunciate quattro persone per commercializzazione di beni contraffatti e ricettazione.
I militari della compagnia di Arezzo, al termine di una indagine di polizia giudiziaria hanno eseguito perquisizioni, concluse con sequestri, nei confronti di diversi soggetti, coinvolti nel mercato illecito del “falso”.
L’attività d’indagine ha consentito di individuare:
alcuni canali paralleli di vendita on line, attraverso i quali era possibile approvvigionarsi, a prezzi estremamente competitivi, di articoli di abbigliamento ed accessori, falsamente griffati.
Il “punto di smercio”, situato nel cortonese, e di risalire al referente delle forniture di abbigliamento/accessori “griffati”, di stanza nel napoletano.
Gli “ordini” dei clienti avvenivano tramite note piattaforme di vendita con i prodotti che arrivavano a domicilio del cliente, producendo così, una significativa distorsione dell’economia del comparto, con conseguente danno per gli operatori regolari.
L’attività ha permesso di sottoporre a sequestro circa 900 articoli di abbigliamento ed accessori, che avrebbero reso 10.000 euro, e di denunciare quattro persone, per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e per ricettazione.
Sarà, inoltre, contestata, ai diversi acquirenti di prodotti contraffatti individuati, la violazione amministrativa per l’“incauto” acquisto, contemplata da una normativa del 2005, che prevede il pagamento di una sanzione da 100 a 7.000 euro.