Dall’inizio dell’estate l’accoppiata (ma, vista la situazione, è più una scoppiata !) Coingas-Estra è quasi giornalmente al centro delle cronache cittadine per il ciclone giudiziario delle consulenze, presunte, inutili e/o fittizie, che l’hanno investita e che ha coinvolto a vario titolo alcuni dei maggiori esponenti dell’Amministrazione Comunale aretina.
Su questa vicenda, tuttavia, non intendiamo soffermarci più di tanto, perché sarà l’Autorità Giudiziaria a dirci come stanno veramente le cose.
Quello che, invece, ha destato il nostro interesse e che vogliamo qui evidenziare, è il proliferare delle sponsorizzazioni da parte delle due società partecipate del Comune di Arezzo di numerose manifestazioni, spettacoli vari, sagre paesane e feste di ogni genere, tanto che quasi non c’è locandina e cartellone pubblicitario, che non rechi in calce i loghi delle due società, più frequentemente in singolo (Coingas) e talvolta anche abbinati.
Ci siamo, quindi, chiesti, ed abbiamo chiesto a chi ne sa più di noi, il motivo di questo notevole incremento e la risposta è stata che, poiché il Comune di Arezzo ha impegnato i capitoli di bilancio destinati a cultura e turismo per via dei rilevanti contributi, che versa annualmente alle due Fondazioni appositamente costituite, Guido d’Arezzo ed Arezzo InTour (solo alla prima, circa 1milione di euro), non ha il becco di un quattrino per soddisfare le richieste di contribuzione delle altre realtà del territorio, che organizzano manifestazioni ed eventi di tipo diverso, alle quali si limita a concedere il solo patrocinio, ovvero un graditissimo sostegno morale.
Ed, allora, ecco intervenire prontamente le due società partecipate – non si sa quanto spontaneamente o se sollecitate – per offrire il loro contributo finanziario.
Molto bene, qualcuno dirà: laddove il pubblico non è in grado di fare quello che viene chiesto, ben venga il privato !
Senonche’ sorge un problema, anzi ne sorgono due.
Coingas ed Estra, per quanto società per azioni, sono società a capitale interamente pubblico e ne sono soci molti Comuni, in primis quello di Arezzo, ai quali vengono distribuiti gli utili di gestione: pertanto, il denaro che Coingas riceve è denaro pubblico ed è interesse di tutti i cittadini sapere come e quanto ne viene speso, non solo per le ormai famose consulenze, ma anche per le sponsorizzazioni, che, come è accaduto nell’ultimo anno, sono aumentate in modo considerevole.
E qui viene fuori il secondo problema, perché, come è intuibile, questo denaro non è sufficiente per accontentare tutti coloro che fanno richiesta di contributi vari, ragion per cui viene a crearsi una disparità di trattamento tra quelli che li ottengono e quelli (sono molti ed alcuni li conosciamo), ai quali, per ignoti motivi, vengono negati, di guisa che può adombrarsi il sospetto che qualcuno, forse più amico, riceva un trattamento favorevole e qualcun altro, meno amico, invece no.
Meglio, a nostro avviso, sarebbe, se questo denaro venisse impiegato a beneficio di tutta la cittadinanza (o quantomeno di quella parte di essa meno abbiente), sotto forma, ad esempio, di una riduzione delle tariffe di gas e di energia elettrica.