I sintomi c’erano tutti.
Che sarebbe stato un agosto bollente lo avevamo capito dalle manovre politiche di singoli consiglieri che lasciavano i vecchi schieramenti per posizionarsi in nuove prospettive politiche.
Certo, non avevano fatto i conti con quello che sarebbe successo a livello nazionale e così, molti di loro si ritrovano in un “cul- de- sac”.
Il sindaco Ghinelli, sempre più solo politicamente ha pensato bene di trovarsi una compagna americana che porterà a nozze in ottobre con cui ricostruirà almeno una maggioranza “familiare”.
Ma le polemiche sulle buche nelle strade e sugli allagamenti per cattiva manutenzione dell’ambiente si sono un po’ attenuate in queste ultime settimane grazie ad una serie di iniziative che hanno distratto l’attenzione.
Dopo il flop del Raro Festival, denunciato anche da alcuni consiglieri di maggioranza, a salvare la situazione ci ha pensato ancora una volta il Saracino, che, nonostante tutto, è amato da questa città, anche perché durante le cene propiziatorie si gozzoviglia come non mai ed i fiumi di vino e birra fanno dimenticare volentieri ogni protesta.
Una giornata quella del primo settembre che, come dimostra la nostra foto, inorgoglisce per la presenza entusiasta in Corso Italia di migliaia di persone che sembrano ridare fiato ad una città a volte addormentata.
Subito dopo abbiamo avuto la sfilata di moda voluta da Beppe Angiolini, sempre in Piazza Grande con nomi famosi della televisione da Filippa Lagerbäck, che, nonostante la sua avvenenza femminile, la Nazione.it fa diventare uomo di nome Filippo, a Luciana Littizzetto per finire con la fantastica voce di Ornella Vanoni, 84 anni di pura vitalità che consiglia di darsi sempre da fare per non diventare dei vecchi rompicoglioni.
Sì, perché di rompicoglioni ad Arezzo ce ne sono tanti, sempre pronti a “busicare” mai a proporre o ad essere positivi.
Eppure anche noi abbiamo i nostri idoli ed invece di farvi vedere il video della Vanoni preferiamo proporvi uno degli ultimi personaggi di Arezzo, il Romanelli, che tutti chiamano solo con il cognome.
Il Romanelli è quella persona che porta sempre con sé una borsa dove, dice lui, c’è tutta la sua vita; la porta anche a letto.
E così anche nella sua esibizione a Colcitrone, durante la settimana della giostra, ha cantato con la sua borsa in mano, un documento video che volentieri vi proponiamo.
Perché Arezzo è bella anche nella sua stranezza e particolarità ed in culo ai “busiconi” professionisti.
Roberto Romanelli, classe 1960 (?), nato al 2 di Via Pellicceria. La sfortuna c’è… W il Romanelli!