L’Arezzo non va neanche a zeppalla

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Se un pareggio a Como, a Siena o in casa con l’Alessandria poteva anche starci; una sconfitta contro il Monza era quasi certa (anche se non per 4-0…), ma il pareggio di Vercelli (contro la Pro) è davvero indigeribile.

Non solo e non tanto perché la truppa amaranto giocava contro una squadra più debole, ma perché aveva avuto la fortuna di andare in vantaggio dopo un terzo di partita con un rigore e l’espulsione del portiere avversario.

Pro Vercelli in dieci con un portierino diciannovenne esordiente tra i professionisti e un gol di vantaggio.
Cosa chiedere di più?
Quale occasione migliore per vincere una partita fuori casa?

Macché, l’Arezzo non ce l’ha fatta.
Ha prima sbagliato clamorosamente il raddoppio e poi subito il ritorno di un’avversaria mai doma che non ha fatto trasparire l’inferiorità tecnico-numerica.

Un mezzo disastro, quindi, anche perché in undici partite i ragazzi di Di Donato hanno totalizzato appena 11 punti con due vittorie e cinque pareggi.
In un campionato in cui chi vince fa tre punti, pareggiare spesso non paga.

Così domenica prossima l’avversaria di turno, la Giana Erminio, dovrà essere superata senza se e senza ma, pena il cambio di guida tecnica.

 

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