L’ANCI è alla sua XXXVI assemblea, quindi non si può dire che non si conoscesse il numero dei partecipanti al raduno dei sindaci italiani ad Arezzo.
Eppure nella giornata iniziale si è pensato di accogliere il presidente Mattarella e i sindaci italiani nell’auditorium di Arezzo Fiere. Una bella sala, non c’è che dire, che però ha un paio di problemi: il primo dei quali è un’agibilità legata a deroghe continue; il secondo riguarda il numero delle persone che può ospitare.
La capienza di circa 900 persone è stata superata abbondantemente, tanto che ieri in sala c’erano almeno centocinquanta persone in più delle sedute disponibili.
Nonostante questo sono rimaste fuori diverse centinaia di ospiti accreditati.
Un bel po’ di giornalisti e questo passi, ma anche qualche centinaio di sindaci.
Gente invitata all’assemblea che in quel consesso congressuale doveva votare la conferma di De Caro (sindaco di Bari) alla presidenza di ANCI per il prossimo quinquennio.
Sindaci che si erano fatti anche ottocento chilometri per partecipare.
Insomma, nonostante che l’organizzazione dell’evento sia stata sostanzialmente di ANCI stessa (con un aiuto da parte del comune di Arezzo) la città non ci ha fatto una bella figura, anche perché proprio lì accanto, al di là della parete, c’è lo spazio centrale del Centro Affari, un’area dotata anche di tribune, che può ospitare migliaia di persone.
Complimenti agli organizzatori, quindi… E speriamo che oggi, con la presenza di alcuni ministri, la sciagura non si ripeta.
Ma le condizioni ci sono tutte.
Mali principii malus exitus.