Se conoscessero il modo di riportarlo in vita, gli abitanti ed i commercianti di Via Leon Battista Alberti si recherebbero di corsa alla Basilica di Santa Croce a FIrenze, dove si trova la tomba del personaggio, al quale è intitolata la loro strada, nella speranza che, almeno lui, grande architetto rinascimentale, autore del trattato “De Re Aedificatoria”, in parte dedicato all’idraulica, possa risolvere l’annoso problema dei continui allagamenti, da cui sono afflitti.
Sono sufficienti, infatti, poche gocce d’acqua, perché si formino immediatamente laghetti e ruscelli in prossimità dell’angusto marciapiede e degli ingressi di abitazioni e negozi, tanto che i pedoni sono costretti a procedere a balzelli per non bagnarsi ed a fare molta attenzione, quando vedono avvicinarsi i veicoli (spesso anche autobus), onde evitare spiacevoli ed indesiderate docce.
Le cause di siffatti disagi vanno ricercate nella rete fognaria, che, seppur non risalente all’epoca dell’Alberti, è stata realizzata negli anni ’30 del secolo scorso, allorché nella zona – quella, per intendersi, di Campo di Marte – non c’erano tutti gli attuali insediamenti abitativi e commerciali, e che ora è divenuta assolutamente insufficiente per smaltire la massa d’acqua, che ivi confluisce.
La situazione è nota da tempo ai competenti Uffici Comunali, i quali, coerentemente con la mancanza di intervento in altre zone della Città soggette a frequenti alluvioni, non si sono minimamente attivati.
Manco gli fosse stata richiesta la costruzione del M.O.S.E. !