Covid -19 come affrontare i sintomi sospetti

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I sintomi, nelle forme più lievi c’ è il naso che gocciola, un malessere generale, mal di testa, congiuntivite, lacrimazione.
La febbre che può variare da 37,2 a 39.
Ci può quindi essere il coinvolgimento del tratto respiratorio con tosse secca.
In alcuni casi anche diarrea.
Se l’ infezione coinvolge gli alveoli polmonari, si crea una infiammazione con difficoltà di respiro, affanno

In casa i sintomi si curano con l’ antipiretico, ma solo se la temperatura è oltre i 38 gradi perché la febbre è il primo meccanismo di difesa immunitaria che serve per bloccare la replicazione del virus.
Anche la tosse secca non andrebbe sedata perché aiuta a espellere il virus .
Il ricovero è necessario se oltre ai sintomi c’è difficoltà respiratoria, si può prevedere il ricovero in un reparto di malattie infettive e, nei casi più gravi, in terapia intensiva.

La terapia all’ospedale è ossigenare il sangue con la ventilazione assistita.
Viene dato ossigeno perché il paziente si riprenda e si ricostruisca il tessuto polmonare per lo scambio di ossigeno-anidride carbonica.
Ci vogliono almeno due ma spesso anche quattro settimane di ricovero per riparare il danno agli alveoli.

L’ Organizzazione mondiale della sanità ha autorizzato tre farmaci: remdesivir e altri due (lopinavir e ritonavir) usati nell’ Hiv».
L’Oms dice anche che ci sono 70 farmaci potenzialmente efficaci, ma per approvare una antivirale ci vuole del tempo, come per il vaccino.
Servono test di sicurezza ed efficacia che richiedono almeno un anno.
La strategia in questo momento di emergenza è l’ uso di farmaci che, già testati per la sicurezza sull’ uomo, dimostrino una qualche efficacia in laboratorio.

(da un’intervista di Maddalena Guiotto per “la Verità” a Francesco Broccolo, virologo dell’ università Milano Bicocca)

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