
A questo proposito il sindaco Ghinelli ha fatto presente che, sulla trasgressione dell’articolo 650 c’è una norma che viene applicata dalla procura di Milano, un Regio decreto che non prevede oltre il pagamento della multa, anche l’arresto fino a sei mesi.
Un’altra vittima del Coronavirus
Di ieri era la morte del novantunenne di Badia, legato alla famiglia del vicesindaco.

I 5 casi di oggi sono quelli che vanno oltre a quelli della mezzanotte elencati sotto, sono: 1 a Loro Ciuffenna, 1 a San Giovanni Valdarno, che sale a 18 e 2 alla Casa della Salute di Terranuova 1 a Badia Tedalda.
– uomo 42 anni ricoverato in malattie infettive ad Arezzo
-uomo di 54 anni Ricoverato in malattie infettive ad Arezzo
-uomo di 47 anni a domicilio
Casentino:
– donna di 41 anni al domicilio
Valdarno:
– donna di 34 anni a domicilio
– donna di 48 a domicilio
– uomo di 67 anni ricoverato in malattie infettive ad Arezzo
In totale sono 28 i positivi in città e 132 in provincia, escludendo le segnalazioni odierne.

La conferma dal comune di Badia Tedalda con un messaggio whatsapp ripostato su facebook
Siamo in attesa degli esiti di altri 2 tamponi fatti ieri ad altri 2 anziani e dei risultati dei tamponi fatti a tutto il personale che lavora al centro (circa 10 persone tra infermiere e Oss).
La cucina del centro anziani per precauzione è già stata spostata alla mensa scolastica per trasformare tutte le camere doppie in singole stiamo attrzzando la cappellina attigua ben riscaldata e collegata al centro.
Messaggio che prosegue con una richiesta di mascherine.
Il post di conferma del diciottesimo caso dal Comune di San Giovanni
Dall’inizio dell’epidemia nel nostro territorio sono 18 i casi positivi confermati, e stanno aumentando ogni giorno.
Pertanto è assolutamente necessario attenersi alle restrizioni sugli spostamenti. È l’unico modo per fermare la diffusione del virus Covid-19.
Covid-19, caso positivo trovato a Loro Ciuffenna
A Loro Ciuffenna trovata positiva una ragazza di 33 anni, la quarta positiva nel Comune.

Romani, 46 anni, era stato portato in ospedale proprio da una ambulanza dell’Emergenza dopo essersi sentito male al lavoro, sabato 20 marzo, mentre prestava servizio a Subbiano con l’ambulanza infermierizzata.
Cristiano Romani accusava febbre e difficoltà respiratorie.
Sottoposto agli accertamenti, nella notte il test Covid-19 ha dato il responso.
La notizia dei sintomi e del ricovero, riportata dal Corriere di Arezzo, ha suscitato sui social una serie di messaggi di vicinanza e di auguri di pronta guarigione a Cristiano Romani, personaggio pubblico di Arezzo e provincia che da anni, accanto all’impegno professionale nella sanità, segue con passione le vicende politiche nell’ambito della destra prima, con la Lega poi.
Con il riscontro positivo del tampone, è stata ovviamente attivata tutta la procedura della ricostruzione della catena di contatti personali e lavorativi di Romani per prendere le opportune misure.

Covid-19, altri due positivi alla Casa della Salute di Terranuova
“A seguito dei tamponi effettuati altri due operatori sanitari della casa della salute sono risultati oggi positivi (ASL ha già iniziato la ricostruzione dei contatti stretti per chiamarli e disporne la quarantena), anch’essi hanno operato con le mascherine quando sono entrati in contatto coi pazienti.
Tra ieri e oggi siamo a quattro.
Per la tutela della salute di tutti la situazione va affrontata prontamente e in maniera rigorosa.
Per questo ho concordato con l’azienda sanitaria la necessità da domani di far accedere alla struttura, che è stata interamente sanificata, solo i cittadini che necessitano di prelievi urgenti.
Quest’ultimi dovranno telefonare al medico di famiglia che provvederà a stilare la richiesta e consegnarla al CUP. Il CUP si occuperà di contattare l’interessato comunicandogli il giorno e l’ora del prelievo.

Un caso Positivo all’agenzia delle entrate, chiusi gli uffici
Un impiegato è risultato positivo al tampone.
Molti dei dipendenti comunque stanno già da qualche giorno lavorando in smart working, da casa, il che ha ridotto i contatti. Finora gli uffici erano aperti solo per i servizi essenziali.
Molti dei dipendenti già da qualche giorno lavoravano da casa, il che ha ridotto i contatti, infatti gli uffici erano aperti solo per i servizi essenziali.

Nel primo caso l’uomo si trovava seduto su un muretto ed ai Carabinieri che lo controllavano rispondeva di non avere una autocertificazione ne una motivazione valida per giustificare il suo spostamento da casa, quando poi i militari hanno iniziato le pratiche per la denuncia, l’uomo ha iniziato a insultarli attirando numerosi testimoni, costringendo così i Carabinieri a denunciarlo anche per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
Qualche ora più tardi il giovane si avvicina all’auto dei carabinieri impegnati ad effettuare un posto di controllo della circolazione stradale chiedendo una sigaretta: alle richieste di spiegazioni a parte dei militari e di esibire la prevista autocertificazione l’uomo ripete i comportamenti di qualche ora prima, insulta i Carabinieri, attirando intorno a se un piccolo gruppo di passanti e sostenendo di non aver bisogno di alcuna giustificazione e di non dover ricevere alcuna imposizione dai parte dei militari, i quali anche in questo caso si sono visti costretti a dover procedere per i medesimi due reati per i quali l’uomo era stato deferito qualche ora prima.

Cittadini trovati in auto o con altri mezzi, o a piedi, che si spostavano senza uno dei motivi contemplati dal decreto: lavoro, salute, necessità.
Il dato è stato diffuso dalla Prefettura di Arezzo e inviato al Ministero.
In provincia di Arezzo il numero complessivo delle denunce a partire dall’11 marzo è arrivato a 410.
I negozi controllati sono stati 198, un titolare è stato denunciato per inosservanza alla chiusura.

Sulle porte di salita a bordo dei mezzi in servizio sono stati affisse indicazioni sul numero massimo di passeggeri che può essere trasportato secondo quella tipologia di bus.
Tiemme ricorda inoltre:
– l’ingresso e la discesa dal bus deve avvenire esclusivamente dalla porta centrale/posteriore;
– a bordo dei bus è vietatao all’utenza sedersi nei sedili vicino all’autista (i sedili non utilizzabili sono individuati con apposite segnalazioni);
– è sospesa, fino a nuove disposizioni, la vendita di titoli a bordo da parte degli operatori di esercizio;
– in caso di disattivazione dell’obliteratrice a bordo, gli utenti possono scrivere a penna l’orario di salita sul biglietto.
– a bordo dei bus l’utenza è invitata a distribuirsi rispettando la distanza raccomandata tra una persona e l’altra.