Dobbiamo denunciare un atto increscioso, che denota poca trasparenza e una certa “censura di regime”, quella effettuata da Ghinelli nelle sue famose “dirette per il popolo aretino”.
La trasmissione diretta era nata come una conferenza stampa, dove di regola in chiusura si dà spazio alle domande dei giornalisti.
Il sindaco oppure l’ufficio stampa, evidentemente hanno fretta di andare a cena e chiudere le trasmissioni alla svelta, anche se alle 19 cenano i polli e i degenti nelle strutture sanitarie.
Fatto è che alcune, se non molte, domande rivolte al sindaco dai giornalisti, pur ricevute dalla solerte addetta, vengono volutamente ignorate e censurate.
Domande scomode a cui il primo cittadino non vuole o non sa rispondere ?
Un filtro per fare apparire la direttissima tv e streaming come uno spot autopromozionale in cui Egli appare l’eroe che salverà Arezzo dal cattivo ?
Già con la storia dei disegni dei bambini da inviargli, e che lui mostra in diretta, denota una mossa populista per fare leva sulla pancia degli aretini, in più apparire e non dare voce anche alle domande scomode è inqualificabile.
Ecco due delle domande che l’ufficio stampa ha ricevuto sul numero dedicato ai giornalisti e non ha passato a Ghinelli.
Prima domanda ignorata
Ore 18,34: Gino Perticai: i soldi incassati dalle multe di coloro che vengono trovati fuori casa senza motivo, dove vanno ai comuni o allo stato?
Seconda domanda alla quale è seguita risposta su whatsApp
Ore 17,43 Giulio Cirinei: Buonasera, una domanda per il sindaco che arriva da varie segnalazioni inviateci da dipendenti di Poste Italiane
Viene chiesta da giorni l’apertura di più uffici postali per garantire i servizi essenziali senza costringere le persone a spostarsi e quindi rischiare di più, ma in questo modo si metterebbe a rischio più personale di Poste Italiane.
Ci segnalano invece che la maggior parte delle persone che si recano in questi giorni alla posta lo fa per operazioni che sarebbero differibili o comunque non strettamente necessarie.
Non sarebbe possibile, se non risolvere, quanto meno mitigare il problema riducendo il numero delle operazioni effettuabili in questo momento di emergenza a quelle strettamente indispensabili?
Quando alle 19,00 l’ufficio stampa chiude la trasmissione affermando che non ci sono domande , invitando come sempre i bambini ad inviare i disegni: Giulio Cirinei scrive: ma come non ci sono domande?!?!?!?!?
Poco dopo l’ufficio stampa del sindaco risponde in privato:
Giulio la tua domanda non per il sindaco è per le poste… come può un sindaco decidere per le poste cosa accettare agli sportelli???
Giulio Cirinei: Per lo stesso motivo quindi, come può un sindaco chiedere che vengano aperti altri uffici postali?
Non è accettabile che un giornalista faccia una domanda e venga censurata!
Un fulgido esempio di come manipolare l’informazione al pubblico, evitando fastidi ed imbarazzi da parte dello staff del Sindaco.
Vergogna !!!
Ma smettetela con le polemiche. Volevo vedere se c’era ancora Fanfani quello che avrebbe fatto…du’quadri, una pitturata e via. Fatemi il piacere, le polemiche specie di questo genere non fanno bene a nessuno. Invece di collaborare siete capaci solo di far polemiche sul Sindaco solo pet motivi politici. Vergognatevi voi
E’ incredibile il virus ha dato pieni poteri a tutti quelli in carica, Conte, Ghinelli, i De Luca.
Dirette facebook in solitario dove possono dire ciò che vogliono senza che nessuno possa intervenire.
Se ti azzardi a fare anche una domanda sei uno sciacallo.
Voglio sperare che lo facciano sinceramente con coscienza perchè se diventasse una ricerca di facile consenso allora sì sarebbe sciacallaggio.