Prurito al naso, starnutazione, abbassamento della voce, tosse, asma o comunque difficoltà respiratoria, congiuntivite, prurito agli occhi.
Tutti questi sintomi si possono avere anche da un processo infiammatorio collaterale come il coronavirus .
Solitamente l’allergia non è accompagnata da febbre, anche se in rari casi si può presentare una febbricola.
Ma la febbre da infezione virale è in genere diversa: più alta e soprattutto è accompagnata dai brividi.
E mai in un’allergia si ha il brivido, che è il risultato della moltiplicazione cellulare dei virus nel nostro sangue.
Se abbiamo i brividi è perché i microbi o i virus sono passati nel sangue e il nostro organismo si sta difendendo producendo sostanze che cercano di eliminare il nemico entrato nel sangue.
L’infezione da coronavirus richiede alcuni giorni per stabilizzarsi e creare malattia.
In quei giorni se uno è abbastanza sano reagisce come di fronte ad altri virus.
L’allergia respiratoria stagionale si manifesta invece in modo immediato, legato all’esposizione alla sostanza allergizzante”.
C’è poi la prova definitiva.
Se, assumendo un antistaminico, passa tutto, allora si tratta inequivocabilmente di allergia .
Anche il fumo abbassa le difese, così come l’alcol.
(Per la Gazzetta Active il dottor Pasqualino Berardinelli pneumologo Punti Raf First Clinic)