
Drone in volo su Indicatore, Chiani, Pratantico
Arezzo Città: positivi 0 (totale 68); quarantenati 4 (totale 150); guariti 1
Arezzo Provincia: positivi 14 (totale 487)
In Italia: positivi 106.962 (355 in più di ieri); deceduti 22.745 (575 in più di ieri); guariti 42.727 (2.563 in più di ieri)
Oggi la Polizia Municipale ha proceduto al controllo di 148 persone (3.711 in totale), verificato 140 autocertificazioni (3.385 in totale), comminato 3 sanzioni (177 in totale).
Ha inoltre effettuato controlli congiunti con la Polizia di Stato presso la Carbonaia, verificato il rispetto del distanziamento sociale presso attività commerciali e supermercati, controllato autocertificazioni e corretto uso delle mascherine ai passeggeri di 6 mezzi pubblici, elevato 10 verbali per violazione del Codice della Strada (rilevato 1 veicolo senza assicurazione).
Il quotidiano impiego del drone ha interessato le località di Indicatore, Chiani e Pratantico.

A Sansepolcro, come aveva già annunciato il sindaco Mauro Cornioli: sono quattro. Contagiati anche a Castiglion Fiorentino e a Bibbiena.
Non tutti i colpiti dal virus sono anziani, sono segnalati giovani di 26 e di 28 anni, uno a Bucine e l’altro a Cavriglia, e uno di 24 anni a Sansepolcro.
Zero il numero ad Arezzo.
Oltre al decesso sottocitato segnalato dal sindaco di Sansepolcro, è morta anche una signora novantenne che era nella Rsa di Montevarchi, poi trasferita in ospedale, quinta vittima della struttura e un’altra signora di Subbiano, neo centenaria.
Cento anni compiuti lo scorso trenta marzo, quando era già stata colpita dalla malattia, e già si trovava ricoverata nel reparto Covid del San Donato.
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“Oggi dobbiamo comunicare il decesso di un nostro concittadino, che era ricoverato all’ospedale San Donato di Arezzo: si tratta di un uomo di 83 anni, deceduto nella notte. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai parenti, che virtualmente stringiamo in un abbraccio”. E’ il commento del sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli che aggiunge. “In ospedale rimangono quindi un uomo di 78 anni e una donna di 62, che però è uscita dalla Terapia Intensiva. Sono inoltre stati resi noti i risultati di una parte dei tamponi effettuati in modalità Drive Throu. Si registrano 4 casi positivi, tutti familiari di casi già noti: un 16enne, un 79enne, una 24enne e una 76enne”

La discussione è nata per il mancato rispetto, da parte dei due stranieri, di alcune procedure, ormai attuate da tutti i supermercati, volte a definire le modalità di accesso all’interno degli stessi, in linea con le disposizioni governative, al fine di contrastare la diffusione del COVID-19. Al termine del diverbio i due cittadini rumeni, B.C.M. di 29 anni e M.C.D di 19 anni, hanno minacciato di morte la guardia giurata e, dopo essersi allontanati a bordo di un’auto, ritornavano nel parcheggio del supermercato puntando contro il vigilantes una pistola mitragliatrice.
Gli accertamenti condotti dalla Squadra Mobile hanno permesso di risalire alla targa dell’auto su cui si erano allontanati i due rumeni e quindi alla loro abitazione.
L’immediata perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare l’arma, rivelatasi una fedele riproduzione giocattolo della pistola mitragliatrice di fabbricazione ceca “SKORPION”, ed utilizzata dai due rumeni per la pratica del soft-air.
I due rumeni, incensurati, sono stati denunciati per minacce aggravate. /div>

I militari notano anche il lancio di un sacchetto, memorizzando il posto dove è stato visto finire, i due militari, uno a piedi ed uno sul veicolo, si mettono all’inseguimento del soggetto, che viene bloccato poco dopo.
La persona risulta un cittadino nigeriano richiedente asilo di 23 anni, ospite presso una cooperativa del centro montevarchino, immediatamente perquisito anche il suo domicilio dove è stato sequestrato un cellulare.
Il sacchetto, recuperato dai Carabinieri, conteneva 34 dosi di eroina, suddivisa in piccoli ovuli termosaldati: per lo straniero sono scattate le manette ed è stato trattenuto presso la cella di sicurezza, dove ha atteso la convalida con rito “direttissimo”, svoltasi in videoconferenza nella mattinata.
La convalida in videoconferenza è una novità per la Compagnia di San Giovanni Valdarno ed una delle primissime volte che viene utilizzata nella provincia di Arezzo: al termine della stessa l’arresto è stato convalidato ed al giovane è stata applicata la custodia cautelare in carcere.
Questa notte è deceduto il fratello del sindaco Alessandro Ghinelli. Miro più giovane dei fratelli Ghinelli, era nato nel 1957 e aveva dunque 62 anni, è morto stanotte in ospedale dopo una lunga malattia.
Miro Ghinelli è stato un ex dipendente di Banca Etruria.
Annullata la consueta conferenza stampa delle 18,30, programmata sulla pagina Facebook del Comune di Arezzo.
Al sindaco Alessandro Ghinelli e alla famiglia le condoglianze della redazione dell’Ortica.

Appena saputo dell’incendio alla palazzina ex Calcit, la vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis si è messa in contatto coi vertici regionali “per avere la piena disponibilità della Regione ad intervenire nei modi che si renderanno necessari e in accordo con la direzione dell’azienda sanitaria”.
“Ringrazio il Presidente Rossi e l’assessore Saccardi per l’immediata disponibilità offerta – conclude De Robertis -, ancora più apprezzabile in questo momento di emergenza in cui l’attenzione della sanità è prioritariamente dedicata al Covid19”.

L’allarme è partito con i sensori antifumo presenti nella struttura che un tempo ospitava i malati terminali, ma che poi – a causa della riconversione dell’ospedale San Donato – era usata per i trattamenti utic e per l’oncologia.
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Il piano superiore della palazzina è stato coinvolto solo dai fumi.
Le cause sono da accertare ma al momento si ipotizza un cortocircuito.
Non sono state coinvolte persone o aree di degenza e nemmeno sostanze radiogene, né gas medicali pericolosi.
Diverse le squadre dei vigili del fuoco che sono intervenute, i pompieri indossavano le dotazioni per gli interventi in contesti contaminati, infatti in questo sito sono presenti sostanze utilizzate nei trattamenti anti tumorali.
Sul posto sono arrivati anche anche il direttore generale Antonio D’Urso e i primari delle strutture coinvolte.
E’ andato distrutto un angiografo, gli impianti sanitari al piano interrato, secondo una prima stima della Asl, il danno potrebbe arrivare intorno ai 2 milioni di euro.
L’attività dell’oncologia della palazzina Calcit sarà svolta alla 4’ scala 2’ piano. In questa seconda sala di emodonamica non erano previste attività per domani.
Continua l’attività di emodonamica al IV piano quarto settore (c/o Utic).
Sospesa l’attività della senologia.
La Asl Toscana sud est subentra nella gestione dei pazienti positivi che sono presenti nella RSA di Montevarchi. E’ il cuore dell’accordo firmato nel pomeriggio dal direttore generale della Sud Est Antonio D’Urso e dal sindaco Silvia Chiassai.
“Il subentro ha preso il via oggi alle 18 e consente all’Azienda di occuparsi direttamente della gestione sanitaria degli ospiti Covid positivi, così come è stato fatto nelle scorse settimane nella RSA di Bucine – dichiara D’Urso – I pazienti No Covid in carico alla RSA saranno trasferiti in altra struttura per assicurare la separazione dei percorsi”.
“Abbiamo scelto di tutelare al massimo sia gli ospiti positivi che quelli negativi – dichiara il sindaco Chiassai – La separazione dei percorsi all’interno della RSA di Montevarchi non è possibile, proprio da un punto di vista strutturale, e nel nostro Comune non ci sono al momento strutture da destinare agli ospiti No Covid.
Con questo accordo, cerchiamo di garantire la migliore gestione dell’emergenza nell’esclusivo interesse degli anziani e delle loro famiglie”.