Non sappiamo se sia previsto nella autocertificazione ma questo video speditoci da un’amica che riprende la passeggiata di un elefante del circo Orfei bloccato ad Arezzo a causa del coronavirus ci ha fatto tenerezza.
Sì, perché c’è una dolcezza infinita nel camminare lento del pachiderma, in quel suo cercare contatti con gli umani, quasi fosse consapevole della difficoltà del periodo che stiamo vivendo.
In fondo, la nostra sensibilità non li vorrebbe vedere mai più prigionieri, ma anche l’accompagnatore dell’elefante ci da un senso di umanità e di legame con l’animale, camminando insieme, con lentezza e complicità.
Certo, questa maledetta esperienza virale, ci imporrà drastici cambiamenti di vita e anche il nostro rapporto con gli animali dovrà cambiare così come con la natura tutta.
Perché la natura non è un posto da visitare, è casa nostra.