50 anni di lotte studentesche si sono infranti dopo il comunicato degli studenti aretini

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Ieri pomeriggio siamo rimasti allibiti leggendo il dispaccio che la Fds (Federazione degli studenti) di Arezzo ha inviato alle redazioni.

Titolo: «Rimborso abbonamenti trasporti:una grande vittoria per gli studenti» il tutto maiuscolo condito con tre punti esclamativi finali che vi risparmiamo per ragioni estetiche.
I ragazzi si riferiscono al fatto che avranno il rimborso delle mensilità dell’abbonamento tpl studenti non sfruttate a causa della pandemia.

La cosa che aggrava ulteriormente la situazione è l’immagine utilizzata e allegata al comunicato stampa, in cui campeggia la scritta «ENORME VITTORIA» dove tre ragazzi esultano davanti a uno schermo come Fabio Grosso durante la finale del mundial.

È bene specificare che quella è una foto di maniera e i tre ragazzi in questione non sono studenti aretini, ma dei giovani che probabilmente in quel momento stanno giocando alla Ps4, ma andiamo avanti.

Dopo oltre mezzo secolo di lotte studentesche oggi ci ritroviamo con uno dei sistemi scolastici più raffazzonati d’Europa, dispiace che le organizzazioni studentesche non si rendano conto dei reali problemi in cui versa il mondo scuola e finiscano per spacciare per «clamorosa vittoria» un sacrosanto diritto di ogni utente/consumatore.

Viene poi il sospetto che dietro il comunicato della FDS ci sia la manina di qualche partito politico, soprattutto quando si virgoletta: «l’Assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, ha dato il lieto annuncio: il Governo centrale ha infatti accolto la richiesta della Regione Toscana di ristorare gli abbonamenti non goduti a causa della pandemia».
Insomma il merito sarebbe del mitico Assessore regionale.
Movimento studentesco, se ci sei, batti un colpo.
Segue la locandina

1 commento

  1. Povere creature, nate per servire ed ubbidire e credere al primo che arriva e gli promette e scambiano il diritto di consumatori con conquiste innovative e migliorative del loro sapere. E’ vero la situazione oggi è il virus, ma devono lottare per cose ben più importanti per il futuro della scuola, compresa l’edilizia scolastica.

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