Virus: un nuovo caso a Montevarchi, un guarito ad Arezzo
Il nuovo malato ha 59 anni ed è di Montevarchi, sale così a 120 il numero dei casi registrati nella cittadina valdarnese.
I dati della Cassa Integrazione di aprile: prima fotografia delle conseguenze occupazionali della crisi in provincia di Arezzo
“I dati riferiti all’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni in provincia di Arezzo – evidenzia il Segretario Generale dell’Ente Avv. Marco Randellini ci forniscono la prima fotografia, certa e precisa, dell’impatto sul lavoro dell’emergenza Covid-19.
Nel solo mese di aprile sono state autorizzate oltre 4,5 milioni di ore, oltre 155 volte il valore dello scorso anno e superiore a gran parte delle autorizzazioni annuali concesse negli ultimi anni. Continua a leggere
Un crescita vertiginosa e ben superiore a quella nazionale anche per il ruolo che il settore manifatturiero ha nel nostro territorio. L’andamento del mese di aprile condiziona chiaramente anche i valori cumulati dei primi quattro mesi del 2020: le ore di CIG autorizzate sfiorano i 5 milioni, con una crescita del +1.777% (quasi 18 volte il corrispondente valore del 2019). Sono dati certamente preoccupanti ma non certo inaspettati, adesso con la fase due e la ripresa delle attività produttive ci attendiamo una drastica riduzione dell’utilizzo di questa tipologia di ammortizzatore sociale.
In caso contrario le conseguenze sulla tenuta del sistema imprenditoriale e sulla crescita del tasso di disoccupazione sarebbero rilevanti e potrebbero ostacolare le prospettive di ripresa per il terzo e quarto trimestre dell’anno previste da molti istituti ed enti, nazionali ed internazionali, di analisi economica ad iniziare dal Fondo Monetario Internazionale“.
La maggior parte delle concessioni ha riguardato l’industria (79% del totale) e il comparto dell’edilizia (11,7%). Minori gli interventi per gli altri settori: commercio 3,9%, trasporti 2,2%, alberghi e ristoranti 1,2%, altri servizi 1,6%.
Nel manifatturiero gli interventi più rilevanti sono quelli concessi al settore orafo e dei mobili 32,6% del totale manifatturiero, prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 10%, comparto della moda (tessile-abbigliamento-pelletteria-calzature) 16,7%, lavorazione prodotti in metallo 17,3%.
Le due tipologie di intervento utilizzate nel mese di aprile sono la Cassa Integrazione Ordinaria e quella in Deroga: la prima rappresenta la quasi totalità delle concessioni (93,5% del totale) e cresce del 5728% rispetto al 2019. La gestione in Deroga rappresenta il restante 6,5% e passa dall’assenza di interventi del 2019 a 182mila ore nel 2020.
Best Perfusion: una possibilità di vita in caso d’infarto
Un percorso terapeutico adottato in emergenza e lontano dagli ospedali.
La centralità del 118 e dei defibrillatori distribuiti sul territorio.
Gli esperti lo chiamano “Best Perfusion” ed una pratica terapeutica applicata nell’Asl Toscana sud est sulle persone colpite da arresto cardiaco e che sono lontane dalle strutture ospedaliere. In questo caso dalle Scotte di Siena che può praticare la rianimazione con circolazione extracoroporea o dagli ospedali di Arezzo e Grosseto che sono dotati di emodinamica per terapia endovascolare degli infarti acuti al miocardio.Continua a leggere
La best perfusion coinvolge l’Emergenza Territoriale, il Pronto Soccorso degli ospedali di riferimento,le Unità Operative di Emodinamica e le Terapie Intensive, che collaborano per garantire la più alta qualità di cura per il cittadino vittima di arresto cardiaco improvviso.
Il percorso della best perfusion inizia con la chiamata al 118: la Centrale Operativa raccoglie dati fondamentali, tra cui l’esatta localizzazione dell’evento che consente di attivare, se presente nelle vicinanze, un defibrillatore semi-automatico. I D.A.E. sono oltre 900 in provincia di Arezzo e circa 625 nelle provincie di Siena e Grosseto e l’obiettivo è di farloi portare il più rapidamente possibile sul luogo dell’evento.
La Centrale Operativa guida la persona vicina a quello infartuata con istruzioni telefoniche, nelle prime manovre rianimatorie, fondamentali per aumentare le possibilità di sopravvivenza del paziente in arresto cardiaco. Contemporaneamente vengono attivati i mezzi di soccorso: l’ambulanza di base con personale addestrato alla rianimazione cardiopolmonare e dotata di D.A.E., i mezzi con sanitari (medici e infermieri a bordo) e l’elisoccorso.
La novità del percorso best perfusion è la possibilità di trasportare il paziente anche in assenza di una ripresa di circolo spontaneo a patto che sul posto arrivi un massaggiatore meccanico presente in uno dei mezzi di soccorso che sono arrivati sulla scena.
Questo è reso possibile dall’utilizzo appunto dei massaggiatori meccanici che garantiscono la possibilità di eseguire un massaggio cardiaco di alta qualità anche in condizioni altrimenti difficoltose , quali il trasporto in ambulanza o in elicottero.
Nonostante il cuore sia ancora in arresto, il suo utilizzo permette di generare una circolazione artificiale con sufficiente ossigenazione degli organi vitali del paziente preservandone la sua capacità di sopravvivenza cellulare.
Ulteriori dettagli tecnici su Best Perfusion
Gli aspetti fondamentali che possono consentire una rianimazione efficace del paziente colpito da arresto cardiaco sono:
• Il rapido riconoscimento dell’arresto cardiaco con identificazione del luogo da parte della centrale operativa, grazie all’aiuto della cittadinanza che chiama per dare l’allarme.
• L’inizio precoce delle manovre di rianimazione da parte degli astanti sul posto
(istruzioni pre-arrivo), guidati per telefono dalla centrale operativa per guadagnare
il tempo necessario per ritardare la morte anossica (da assenza di ossigenazione)
cellulare e l’arrivo sul posto dei mezzi e del personale del soccorso.
• La presenza del massaggiatore meccanico sul più alto numero possibile dei mezzi di soccorso.
• La formazione di alta qualità del personale per aumentare il livello di performance del soccorso.
• La collaborazione e la fluidità del percorso tra strutture operative diverse che collaborano
tra loro per l’obiettivo comune che è la salvaguardia della vita del cittadino.
Non paga l’assegno mensile alla moglie, denunciato
I Carabinieri della Stazione di Montevarchi hanno denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di origine albanese, incensurato e residente in Italia che aveva smesso di corrispondere l’assegno di mantenimento alla ex moglie ed ai figli minori: il Tribunale, nell’ambito della sentenza di separazione, aveva disposto di corrispondere alla moglie un assegno a cadenza mensile, circostanza che non si verificava dallo scorso febbraio.
L’uomo si non ha dato particolari spiegazioni per il mancato pagamento di quanto dovuto alla ex compagna negli ultimi mesi che lo ha per questo denunciato.
Giovane denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale
I carabinieri di San Giovanni Valdarno hanno denunciato un giovane disoccupato di origine albanese con precedenti penali legati allo spaccio di sostanze stupefacenti; nell’ambito dei normali controlli del territorio, il giovane, con alcuni amici, fermato dai Carabinieri; ha dato subito in escandescenza inveendo contro i due Carabinieri, insultandoli ed apostrofandoli con gravi epiteti.
I militari, dopo aver cercato di calmare il giovane senza successo, viste le frasi offensive pronunciate in presenza di altri cittadini, altro non hanno potuto fare che procedere nei confronti del ragazzo per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
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